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Attualità venerdì 07 gennaio 2022 ore 10:07

Disagi sulla Siena-Chiusi, racconto di un lettore

I disagi di una ragazza che ha dovuto "pagare" la soppressione di alcuni treni. Ecco la sua disavventura

SIENA — Una giornata festiva che tante persone impiegano per risalire dalle loro case alle sedi di studio e lavoro, che talvolta si complica a dismisura. Di seguito una lettera inviata in redazione da una giovane sul suo rocambolesco viaggio da Chiusi a Siena.

"Gentilissimi, Mi chiamo Francesca Romana Spinosa studentessa all'Università di Siena, vi scrivo questa mail per informarvi della assurda situazione che oggi ha coinvolto oltre una decina di passeggeri che dalle 19,04 hanno atteso inutilmente un mezzo della tratta Chiusi-Siena. Tra questi passeggeri ci sono anche io, soggetto affetto da una patologia rara agli arti inferiori, diversi anziani e lavoratori. Nell'arco di questa infinita attesa che continua a persistere mentre vi scrivo, abbiamo fermato dei bus sostitutivi Trenitalia che ci hanno comunicato per ben due volte quanto segue: " Il nostro servizio finisce qui, Trenitalia non ci ha autorizzati ad accogliere a bordo nessuno". Così abbiamo tentato di chiamare i call center (tutti i numeri disponibili, vi allego foto delle chiamate che io personalmente ho condotto), anche quello della RSI stanza blu per i disabili e nessun operatore ha risposto al telefono"- racconta la giovane.

"Stanchi e per giunta affamati, abbiamo atteso fino alle 20.30 quando io stessa insieme ad un altro passeggero ci siamo recati alla direzione della stazione di Chiusi (poiché la biglietteria era chiusa oggi) e l'operatore in servizio si è prestato all'assistenza chiamando la sala operativa che per oltre un quarto di ora ha fatto scarica barile sottoponendo l'operatore a non si sa quante chiamate che non hanno prodotto alcuna soluzione. - prosegue nel narrare la sua vicenda - Alle 21.00 Ritenta la chiamata e ci viene detto che alle 21.53 sarebbe arrivato un bus sostitutivo, il bus è arrivato con 20 minuti di anticipo collegando Chiusi a Siena ma lasciando a terra i passeggeri che usufruivano del servizio per le tratte intermedie".

Conclude molto arrabbiata "C'è da far presente che la politica Trenitalia prevede in occasione di disservizio, che venga offerto il pasto ai passeggeri che subiscono ritardo. La situazione che ho appena descritto è fuori dal mondo e va non solo risolta ma resa nota in quanto i passeggeri del servizio nazionale ferroviario in questione pagano per usufruire del servizio!!!"

Una giornata complessa nel quale alle riduzioni del servizio previste dagli orari, vanno aggiunte le cancellazioni per la situazione turni del personale che, in molti casi si trova in malattia per contagio o contatto con positivo. Un insieme di fattori che hanno reso il viaggio della studentessa una lunga sfilza di disservizi.

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