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Sport lunedì 13 giugno 2016 ore 15:05

Robur, ping pong mediatico

Alessandra Amato

Ancora battute d'arresto, dietrofront e rivalutazioni. Il tira e molla tra ponte e Durio ancora non è riuscito a trovare l'accordo per l'AC Siena



SIENA — Il dialogo tra Antonio Ponte e Anna Durio sul passaggio delle quote societarie della Robur si affronta ormai soltanto a son di comunicati stampa. 

L'ultimo, quello diramata da parte di Alessandra Amato legale dell'imprenditrice ligure:

"… Essendo la Robur, per gli interessi pubblici che abbraccia, non un mero ‘fatto privato’, trovo doveroso far chiarezza, avendo a cuore chi sta vivendo con legittima preoccupazione le vicende legate al trasferimento delle quote. L’avvocato Sallustio ha avuto modo di riferire che nel contratto preliminare è stata la parte acquirente a scegliere come data di chiusura il 30 Giugno. Vero: le ragioni di tale scelta erano legate ai noti impegni già in essere della signora Durio con altra società di calcio... Ciò nonostante a questo punto è pronta ad assumere anche la guida della Robur, pur se con grandi sacrifici. Sempre nel preliminare era prevista la possibilità di anticipare ‘eventualmente’ e non obbligatoriamente al 15 Aprile quella data se solo la Durio avesse trovato il modo di reperire qualcuno che assumesse in sua vece gli impegni con la società ligure. Cosa che non è accaduta. Trovo di poco spessore associare la sua impossibilita ad anticipare la data a presunte motivazioni economiche della stessa che, ricordo al collega Sallustio, ha versato ben 2 milioni al signor Ponte, consentendogli di ripianare le perdite e soprattutto adempiere all’aumento di capitale, ritrovandosi oggi a detenere ulteriori quote, a seguito della mancata sottoscrizione da parte di alcuni soci. Vale pure la pena riferire che il signor Ponte aveva garantito, verbalmente, che alcuno dei soci lo avrebbe fatto... Purtroppo le ipotesi iniziali sono mutate: alcuni soci hanno partecipato alle perdite e uno di loro anche all’aumento pro quota; il 30 Giugno ha perso il carattere di definitività dell’operazione, avendo i soci di minoranza il diritto di prelazione. A tal proposito sentiamo di rivolgere loro ancora una volta un invito a rinunciarvi subito laddove non interessati". 

"Abbiamo chiesto a Ponte – aggiunge -, di conferire entro il 15 Maggio l’incarico ai suoi professionisti di sviluppare la formula prevista nel contratto per determinare il corrispettivo finale ancora eventualmente da versare: a fine maggio ci ha comunicato la somma. L’andare avanti con i tempi potrebbe solo far registrare ulteriori debiti nella società, se dovessero emergere spese non preventivate, e questo a sua volta potrebbe solo far peggiorare, per gli effetti della formula, l’aspettativa economica del venditore. Quindi che la Durio stia spingendo a chiudere dovrebbe essere solo apprezzato..." 

"La somma richiesta è stata comunque contestata, dal momento che riteniamo eseguiti non correttamente i calcoli; contestualmente abbiamo rivolto un invito al signor Ponte a incontrarci per trovare bonariamente un’intesa e proponendo di farlo alla presenza del Collegio Sindacale. L’invito è stato incomprensibilmente rifiutato, così come quello del sindaco. A questo punto solo un arbitro, come previsto contrattualmente, può sciogliere velocemente il nodo; anche questa soluzione è inspiegabilmente e immotivatamente respinta con argomentazioni pretestuose e prive di rilievo. Riteniamo quindi che la responsabilità non possa che ricadere solo ed esclusivamente su quest’ultimo. La Durio ha già attivato le pratiche per l’iscrizione al campionato confermando ancora una volta il grande interesse per la Robur, tranquillizziamo i tifosi. Ribadiamo pubblicamente la disponibilità a chiarire celermente con il venditore gli aspetti controversi, con l’intervento, a questo punto necessario, di un arbitro..."


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