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Attualità giovedì 21 dicembre 2023 ore 13:56

Scienze della vita, Toscana fra le prime in Italia

scienziata al microscopio

Terza per concentrazione di aziende farmaceutiche e biotech, la Regione ha rinnovato l'accordo con Toscana Life Science. Al lavoro 500 ricercatori



SIENA — Toscana terza in Italia per concentrazione di aziende nel settore farmaceutico e biotech, con scienziati punta di diamante nella ricerca: è il contesto entro cui si rinnova per altri tre anni, fino al 2026, l’accordo tra Regione Toscana e Toscana Life Science, l’ente no profit con sede a Siena nato nel 2005, impegnato nel sostenere la ricerca nelle scienze della vita. Cinquecento i ricercatori che lavorano nel campus, della realtà che tra le altre cose favorisce la nascita di nuove imprese innovative nelle tecnologie applicate alla salute delle persone.

La collaborazione tra Regione e Toscana Life Science va avanti dal 2009. In questi anni, grazie al contributo scientifico della fondazione, la Regione ha strutturato una puntuale strategia sulla ricerca in materia di salute ed attivato, ad esempio, l’Uvar, ovvero l’ufficio per la valorizzazione della ricerca farmaceutica e biomedica, sinergia fra le competenze tecnico-scientifiche di Tls e quelle amministrativo-giuridiche degli uffici regionali.

Questa collaborazione ha consentito la creazione di un’importante rete di monitoraggio e di supporto della ricerca, finalizzata principalmente a valorizzare i risultati ottenuti sia nella fase di ideazione e sviluppo sia in quella di ottimizzazione delle attività innovative, dimostrando da un lato la capacità delle strutture di ricerca pubblica che afferiscono alle aziende sanitarie e alle università ed enti toscani di ricerca, di generare e tutelare l’innovazione, dall’altro di saperla adeguatamente valorizzare con azioni efficienti ed efficaci, anche in termini economici, di trasferimento tecnologico.

Dal 2015 al 2023 la direzione alla sanità della Regione Toscana ha finanziato e gestito 193 progetti di ricerca in materia di salute per circa 99 milioni di euro tra fondi regionali e fondi attratti. I risultati sono costantemente monitorati, grazie alla collaborazione con Fondazione Tls, per introdurre innovazioni nel servizio sanitario oltre che per immettere nel mercato di nuovi prodotti.

Tra le azioni previste dall’accordo appena rinnovato c’è l'attrazione di investimenti e il supporto e la collaborazione su temi di bioetica e sperimentazione clinica. Nei prossimi tre anni il contributo di Toscana Life Science sarà importante anche per l’avvio della rete regionale per le biobanche, fattore determinante per lo sviluppo dell’assistenza e della ricerca.

Toscana Life Science aiuterà inoltre la Regione nell’ambito del programma Eranet Transcan-3 inserito in Horizon 2020 e co-finanziato dagli Stati partecipanti e dalla Commissione europea: un modo per mettere a fattore comune la ricerca sul cancro, creando sinergie ed evitando duplicazioni di sforzi con l’obiettivo di produrre risultati più significativi, condividendo dati, informazioni e infrastrutture.


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