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Tornasol, il cavallo che non corse il Palio

Sui social e nei dibattiti animalisti è stato proclamato vero vincitore della corsa. Lui, che in diretta tv ha opposto il gran rifiuto al canapo

Tornasol durante il suo 'no' alla corsa

Recalcitrando, opponendo fiero il suo gran rifiuto alla tradizione del Palio che a Siena tocca le corde della sacralità, quel cavallo ha in qualche modo fatto la storia: è Tornasol, professione cavallo in quota Tartuca. Il fantino Trecciolino le ha tentate tutte, per condurlo al canapo, ma lui nulla. E sì che prima della corsa era tra i favoriti. Invece, dopo aver tenuto piazza del Campo e le sue ribalte televisive in ostaggio per poco meno di due ore, si è fatto espellere. "Attacchi di panico", hanno sentenziato i veterinari.

Su internet Tornasol - classe 2012 nato da Jupiters Moon e Dinasty - è ormai un eroe da romanzi d'altri tempi, consacrato alle fantasie migliori delle umane genti come fosse uscito da qualche pagina donchisciottesca o da sotto le selle dei cavalieri d'Ariosto. Invece, racconta chi lo conosce bene e da tempo condivide con lui corse e allenamenti, a Tornasol piacciono tanto i bambini. E gli piace la biada. E il fresco della scuderia di Valiano dove vive.

Per lui, acquistato tre anni fa da da Mark Getty in Sardegna, si prepara un futuro in uscita dal Protocollo equino, una sorta di albo d'oro dei cavalli con maggiore attitudine di gara e affidabilità. Magari farà altro, o forse correrà in competizioni minori. Per ora corre, sì, ma libero. E senza nessuno addosso.