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L'Aou di Siena ai vertici in Italia

Dopo Careggi è l'ospedale dove si lavora meglio. Questo emerge da un sondaggio della piattaforma Statista con i lettori del “Corriere della Sera”

Sono Toscani i due Ospedali giudicati i posti migliori dove lavorare in Italia. Prima Careggi poi l'Azienda Ospedaliera Universitaria di Siena. Questo è quanto affermano medici, infermieri e personale amministrativo. 

Il sondaggio è stato curato dalla piattaforma digitale Statista insieme al contributo dei lettori del “Corriere della Sera”. L’elenco completo delle aziende e delle loro posizioni rispetto alla graduatoria generale è consultabile da ieri, 28 settembre, su www.corriere.it/buone-notizie/aziende-top-dove-lavorare. Il sondaggio ha interessato 400 realtà di 20 settori diversi.

Per la sezione “Sanità e ambito sociale” Careggi (a Firenze) e il policlinico Le Scotte (a Siena), si collocano, dunque, al primo e al secondo posto con un punteggio di 8,61 e 8,57, piazzandosi tre le prime 50 realtà ospedaliere nella classifica generale.

“E’ un risultato che ci rende orgogliosi e che testimonia la qualità e la tenuta del modello toscano, che vanta professionisti di altissimo valore - commenta il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani -. Nonostante le difficoltà determinate dalla pandemia, gli ospedali e l’intero sistema sanitario regionale hanno lavorato a pieno ritmo a tutela della salute dei nostri cittadini, garantendo cura e assistenza di prim’ordine. Tutto questo lo dobbiamo a medici, infermieri, amministrativi e tecnici, che hanno dato il massimo con passione e spirito di servizio, consapevoli del momento difficile che ci siamo trovati a vivere a causa del Covid. 

“Questo riconoscimento giunge in una fase particolarmente importante per il servizio sanitario toscano, chiamato ad affrontare le sfide del futuro post pandemia - afferma l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini. La presenza di Careggi al primo posto e di Siena al secondo, nella tabella dedicata alle Aziende sanitarie, è per noi stimolo a fare ancora meglio, a rimanere sempre in ascolto per intervenire con nuove strategie e azioni concrete, continuando a valorizzare le competenze e le professionalità dei nostri operatori, fortemente legati alle realtà dove lavorano, e ai quali va il mio ringraziamento”.