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L'appello di Italia Nostra per Villa Chigi

L'edificio versa in un grave stato di abbandono nella sua interezza, parco compreso. L'associazione lancia un messaggio per ridare vita all'immobile

Un territorio attento al bello e al patrimonio artistico come quello di Siena nasconde però alcuni angoli oscuri.  Nuove iniziative anche per la sezione senese di Italia Nostra: è partita una ricognizione sui beni storico architettonici e monumentali che versano in condizioni di incuria e di abbandono in città ed in varie località del territorio.

Il primo edificio individuato è Villa Chigi Saracini che sovrasta l’abitato di Castelnuovo Berardenga e che da diversi anni vive in uno stato di abbandono. In pessime condizioni versa attualmente il parco monumentale che circonda la villa e gli altri beni voluti e vissuti dall’ultimo erede della famiglia, il conte Guido fondatore dell’Accademia Musicale Chigiana. Lo stato attuale della villa è di abbandono totale, l'edificio è inaccessibile e  le sue condizioni continuano a peggiorare, Questo vale sia per il parco e ma anche per le parti architettoniche interne ed esterne alla villa. 

L'edificio è di proprietà del Monte dei Paschi che non se ne occupa più da molto tempo, Italia Nostra per mano della sua presidente senese Laura Comi spiega la situazione attuale del complesso: "Il crollo economico e finanziario patito recentemente dalla banca più antica del mondo, il Monte dei Paschi di Siena e sue collegate, ha trascinato nel nulla anche Villa Chigi Saracini evidenziando una cattivissima gestione di un bene che era e potrebbe tornare ad essere un gioiello e un prestigioso biglietto da visita per Castelnuovo, per Siena, per la Toscana, per il Paese. Di responsabilità politiche e istituzionali per la “perdita” del bene nemmeno a parlarne; silenzio assoluto nel nome di un pasticciaccio politico che continua indisturbato a vivere in città e nei suoi dintorni. Fa specie registrare la evidente passività della popolazione di Castelnuovo Berardenga, che forse non si rende conto e non ha mai lottato per il recupero, per la valorizzazione e per un nuovo ed intelligente utilizzo della cosa più bella, prestigiosa e importante che da oltre due secoli è il cuore del capoluogo della Berardenga".

Un appello accorato ad un "risveglio" storico e culturale delle Istituzioni locali, che avrebbero a disposizione un bene prezioso per il prestigio e la bellezza della residenza, ma non sembrano interessati a valorizzarlo. Da qui la denuncia sullo stato di abbandono, portata avanti da Italia Nostra per sensibilizzare tutti i cittadini di una situazione di degrado che stride con il contesto paesaggistico super ricercato, quello a cavallo tra Chianti e Crete Senesi.