Attualità

​“Consiglio comunale permanente su Mps”

Sena Civitas, l’associazione Pietra Serena e Spqs lanciano la mobilitazione sul futuro della Banca

Lo scenario che si va delineando su Unicredit riaccende i riflettori su Mps. Il futuro della banca senese negli assetti che si profilano all’orizzonte è il tema che l’associazione Pietra Serena, del Circolo Sena Civitas e del Circolo Spqs, mettono al centro del dibattito cittadino.
Lo fanno lanciando una mobilitazione: “In momento in cui le sorti di MPS sembrano essere vicine a passaggi chiave, decisi lontano dal territorio senese e secondo logiche estranee allo stesso, non resta altro che mettere in piedi una forte mobilitazione civica che imponga un urgente Consiglio comunale permanente, aperto e partecipato da tutte le associazioni e organizzazioni della società civile per raccogliere contributi e proposte”, spiega Pietro Staderini.
Unità e convergenza su un tema che riguarda tutta la città sono le parole-chiave della sollecitazione con un coinvolgimento diretto del livello istituzionale.
“Soggetti istituzionali, civici, politici, partiti, associazionismo e ogni soggetto organizzato del territorio senese e toscano convergano e uniscano le forze per un’azione sinergica di tutela di Mps”, incalzano gli esponenti di Pietra Serena, Sena Civitas e Spqs per i quali “i sindaci di tutti i comuni della provincia, il presidente della Provincia di Siena, il presidente della Fondazione Mps e il presidente della Regione Toscana dovrebbero definire una linea comune parlando con una sola voce”. 

Gli obiettivi da perseguire con un’azione corale, Staderini li riassume in pochi punti: “Salvaguardare Banca Mps da logiche predatorie di mercato; valorizzazione del radicamento con il territorio; mantenimento dei livelli occupazionali; conservazione a Siena di tutto il patrimonio artistico di proprietà Mps”.
Infine, per gli esponenti di Pietra Serena, Sena Civitas e Spqs resta “centrale la permanenza dello Stato nella proprietà azionaria della banca”, considerato “unico elemento di effettiva garanzia per mantenere a Siena la Direzione generale, con il contestuale ritorno della Banca a un ruolo baricentrico per lo sviluppo territoriale”.