Attualità

​I commercianti strigliano i politici

Petizione per non cedere al Covid: Confcommercio e Confesercenti raccolgono 1500 firme e consegnano le richieste ai parlamentari

Contributi a fondo perduto, credito di imposta sugli affitti, detassazione o rottamazione magazzino, cassa integrazione per tutto il 2021, tassazione per i colossi del web.
Sono le richieste, nero su bianco, contenute nella petizione il cui titolo non ha bisogno di interpretazione: “Nessuno rimarrà indietro? La perdita di fatturato non ha codice ateco”.
In calce al documento ci sono 1500 firme raccolte dalle associazioni di categoria – Confcommercio e Confesercenti Siena -, consegnate ai parlamentari insieme alle necessità dei commercianti che da soli non ce la fanno a reggere gli effetti dello tsunami Covid.

Un atto attraverso il quale la città vuole testimoniare “alle forze politiche rappresentate in Parlamento tutto il disagio che stanno vivendo in questa fase le imprese ed i lavoratori autonomi del nostro territorio”, spiegano i promotori. I firmatari della petizione, chiedono, tra l’altro, un allargamento delle misure di sostegno, in particolare l’estensione dei ristori anche alla attività che fin qui ne sono rimaste escluse.
Esigenze dichiarate via web oggi da Stefano Bernardini, presidente Confcommercio Siena, Leonardo Nannini, presidente Confesercenti Siena, Daniele Pracchia, direttore Confcommercio Siena e Valter Fucecchi, direttore Confesercenti Siena. Dall’altra parte della piattaforma web, hanno partecipato i parlamentari Susanna Cenni (Pd), Cosimo Maria Ferri (Italia Viva), Massimo Mallegni (Forza Italia), Luca Migliorino (Cinque Stelle), Tiziana Nisini (Lega), Riccardo Zucconi (Fratelli d’Italia).
Tante le imprese dei vari settori (commercio, ristorazione, turismo) collegate via web.
Tra le altre richieste: l’ampliamento dei contributi per le realtà turistiche oltre i comuni capoluogo e l’estensione a tutto il territorio di pertinenza, non solo il centro storico. “
A Siena, ad esempio, il peso del turismo è su tutto il territorio comunale, non si può dividere centro dalla periferia”, hanno sottolineato i vertici di Confcommercio e Confesercenti. Ora la parola passa alla politica perché come ha ribadito Leonardo Nannini, l’impegno chiesto ai commercianti deve valere anche per chi sta in Parlamento.