Economia

Il sindaco di Siena sulla Fondazione Mps

Valentini: "Non condivido alcune delle scelte della Fondazione, ma non sta a me sfiduciare il Presidente"

Bruno Valentini e Marcello Clarich

“Sono convintoche la Fondazione Monte dei Paschi di Siena trovi la sua ragione di esistere proprio nel rapporto con il territorio di riferimento”. 

Così Valentini ha risposto ai sindacati della Banca Mps. 

“Se questo rapporto viene meno o comunque se viene svilito, la Fondazione abdica alla sua missione essenziale: il sostegno alla crescita di Siena. Proprio per questo, in più occasioni, non ho risparmiato critiche esplicite alla Fondazione quando ho ritenuto che questo principio basilare venisse meno, oppure quando alcuni dei membri della Deputazione Generale nominati dal Comune rifiutarono di incontrarsi con me scegliendo la via della totale autoreferenzialità. Detto questo, però, sono altrettanto convinto che non spetti al Sindaco rimuovere, o sfiduciare, il Presidente della Fondazione MPS: Siena ha già pagato un prezzo altissimo per un sistema malato, imperniato sulla totale egemonia della politica e su relazioni consociative che hanno caratterizzato negativamente anche l’operato di Banca MPS. Con me Sindaco è finita la stagione dell’ingerenza”.

“La Fondazione Monte dei Paschi – ha concluso nella nota stampa il sindaco di Siena – ha i propri organismi dirigenti, che fanno riferimento a ben dodici enti nominanti, a cui spetta la valutazione e l’orientamento dell’operato dei vertici della Fondazione, ovviamente tenendo in considerazione il giudizio che viene dai rappresentanti di questa comunità. All’amministrazione comunale, invece, spetterà un altro compito: procedere alla costruzione di un atto indirizzo per la Fondazione MPS che sia propedeutico al rinnovo della Deputazione Generale che ci sarà tra qualche mese. Nei prossimi mesi, infatti, si avvierà un percorso molto importante, che dovrà svilupparsi in consiglio comunale ed aprirsi in totale trasparenza a tutta la città, che si sostanzierà nella costruzione di un atto di indirizzo per la Fondazione, che auspico possa essere la base di un progetto di forte rilancio dell’utilità della Fondazione per il territorio, da condividere con gli altri enti nominanti. Successivamente verranno individuati gli uomini e le donne idonei a portare avanti quelle indicazioni”.