Attualità

"Suvignano, tenuta aperta" contro le mafie

Appuntamento per affrontare i temi legati alla lotta a ogni forma di crimine organizzato e per confrontarsi sul recupero dei beni confiscati

Festa grande, venerdì 21 ottobre, per celebrare la legalità e la lotta alle Mafie. con "Suvignano, tenuta aperta", la Festa della Legalità promossa dalla Regione Toscana, che della tenuta di Suvignano, la più grande tra quelle sottratte alla mafia, è amministratrice, insieme ai Comuni di Murlo e di Monteroni d'Arbia.

La festa, che inizierà alle 15 con l'introduzione dell'assessore regionale alla legalità, Stefano Ciuoffo, è organizzata dalla Fondazione sistema Toscana in collaborazione con Giovanisì e con l'Associazione Terre Regionali Toscane. I saluti istituzionali sono affidati ai due sindaci, David Ricci (Murlo) e Gabriele Berni (Monteroni d'Arbia), al prefetto di Siena Maria Forte, al direttore di Ente Terre, Giovanni Sardi e all'amministratore di Suvignano Giovanni Mottura. A seguire l'intervento del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. Infine il direttore de L'Espresso, Lirio Abbate, dialogherà con il pubblico.

La Tenuta agricola di Suvignano, 640 ettari situati a cavallo tra Murlo e Monteroni d'Arbia, sono il bene più importante requisito in Toscana e tra i più grandi in Italia.

Ci sono voluti ben 12 anni, a partire dal 2007, per completare le procedure di assegnazione alla Regione Toscana che adesso la gestisce attraverso l’Ente Terre, che fa sperimentazioni in campo agricolo e forestale e valorizza le risorse genetiche autoctone, bestiame compreso.

“Siamo di fronte – spiega il presidente della Regione, Eugenio Giani – ad un programma unico nel panorama nazionale, del quale andiamo orgogliosi. Con l’iniziativa del 21 vogliamo festeggiare questa grande vittoria della Legalità su ogni mafia: un successo che non intendiamo certo dare per acquisito, ma che va conquistato giorno dopo giorno e passo dopo passo”.

La grande tenuta di Suvignano ha una colonica di pregio, altri diciassette edifici e 21 mila metri quadri tra immobili e magazzini, e anche una chiesetta, a fianco dell'edificio principale. La via Francigena le passa vicino e tutt'attorno regnano la pace delle colline senesi, nel cuore della Toscana, con lo sguardo che nelle giornate terse buca l'orizzonte fino all'Appennino, i campi di grano ed erba per il foraggio, qualche olivo.

Comprende anche un centinaio di ettari di bosco, pecore sarde, maiali di cinta senese e, portati a suo tempo dalla Sicilia, anche alcuni cavalli ‘sanfratello' e ciuchi di Ragusa, i più amati dai bambini che visitano la fattoria scolastica.