Attualità

Sabato la proiezione del documentario "Memorias"

A raccontare la storia di ciò che è successo negli anni della guerra in provincia di Siena,il regista Francesco Corsi, Pietro Clemente e Gino Civitelli

"La memoria, la sua ricostruzione storica, la conoscenza e l'analisi del Novecento devono dare forza e concretezza ad ogni celebrazione. Con questo spirito voglio che a Monteroni e nella nostra Provincia si ricordi e si festeggi il 25 Aprile: io ho sempre creduto nel valore di queste celebrazioni, per prima cosa come cittadino, da questa data è nata la Repubblica italiana e la costituzione, fondate ambedue sui valori democratici e di unità che hanno caratterizzato l'esperienza resistenziale".

Gabriele Berni, sindaco di Monteroni d'Arbia, ricordando le celebrazioni provinciali e comunali per la Festa della Liberazione, interviene sul significato di questa giornata e descrive le iniziative che l'amministrazione comunale di Monteroni d'Arbia (Siena) ha organizzato.
"Volevamo raccontare l'esperienza antifascista precedente la Resistenza, l'impegno clandestino dei tanti che hanno combattuto il fascismo da subito. Per questo sabato 23 Aprile alle 18 presenteremo il film "Memorias – tracce di una guerra civile" dedicato ai volontari che dalla val d'Elsa partirono per la guerra di Spagna. La resistenza infatti è nata anche da quell'esperienza e questo dimostra ancora di più che sia stato un movimento internazionale, la presa di coscienza antifascista di più popoli che poi hanno costituito l'unione della nostra Europa".
Sabato 23 Aprile alle 18 quindi nella Sala delle Macine (piazzetta del Mulino, Monteroni d'Arbia ad ingresso gratuito) si terrà la proiezione del documentario prodotto da Anpi e Kiné "Memorias", sarà presente l'autore Francesco Corsi che dialogherà con l'antropologo Pietro Clemente e lo storico locale Gino Civitelli. Nel dibattito verrà contestualizzata anche la partecipazione della val d'Arbia alla guerra di Spagna ed alla Resistenza e i tre dialogheranno sulla memoria della storia della Liberazione.
"Quest'anno non possiamo non attualizzare questa giornata pensando anche a quei paesi dove una guerra è in corso, a chi cerca di resistere combattendo una dittatura ma anche alla nostra Europa ferita mortalmente da attacchi terroristici che rinnegano proprio i valori di vita e di progresso che la lotta antifascista ha rappresentato. Per noi questo 25 Aprile è una festa che vuole ricordare l'inizio di un periodo di pace e di libertà, l'inizio dell'esperienza di un'Italia nuova per questo oggi non possiamo voltarci indietro, perché la solidarietà tra popoli e culture, la volontà a costruire la pace duratura tra i popoli fanno parte dei fondamenti sanciti dalla nostra Costituzione nati da questa data, il 25 Aprile".