Attualità

La Provincia di Siena contro le parole d'odio

Sarà presentato a Parma alla conferenza nazionale della rete Ready il progetto per combattere le affermazioni discriminatorie

E’ ospitato dal Comune di Parma l'incontro Annuale 2022 della Rete RE.A.DY, la Rete italiana delle Regioni, Province Autonome ed Enti Locali impegnati per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, anche in chiave intersezionale con gli altri fattori di discriminazione – sesso, disabilità, origine etnica, orientamento religioso, età – riconosciuti dalla Costituzione, dal diritto comunitario e internazionale. L’Incontro si apre oggi e si concluderà nel pomeriggio di venerdì 14.

La Provincia di Siena partecipa attraverso l’ufficio pari opportunità e la consigliera provinciale Giulia Periccioli, anche in rappresentanza dei 14 Comuni che hanno deciso di aderirvi e che fanno parte della rete provinciale (Comuni di Abbadia San Salvatore, Asciano, Castelnuovo Berardenga, Castiglione d'Orcia, Colle Vald'Elsa, Montepulciano, Monteroni d'Arbia, Murlo, Pienza, Poggibonsi, San Gimignano, San Quirico d'Orcia, Torrita di Siena), interverrà presentando la sua buona prassi: il progetto No Hate realizzato in collaborazione con il Movimento Pansessuale - Arcigay di Siena. Per combattere l’hate speech, infatti, in assenza di una legge specifica o anche solo di una legge contro le discriminazioni basate su orientamento e identità, è necessario agire su più fronti.

In occasione della Giornata contro l’omo-lesbo-bi-trans-a-fobia, la Provincia e i Comuni della Rete Ready si sono impegnati nella realizzazione di una campagna con lo scopo di affrontare il tema dell’hate speech (discorso d’odio) che colpisce le persone gay, lesbiche, bisessuali, trans* e asessuali, mostrando come agisce e quali conseguenza ha sulle vittime e offrendo però anche narrazioni alternative ad esso, attraverso il ricorso ad azioni accoglienti e l’uso di un linguaggio rispettoso

La campagna dal titolo: “Dipende da te” ha visto la realizzazione di 5 video ad uso social (Fb, IG, Tik Tok) nei quali sono state messe in scena le situazioni “tipo” in cui sono presenti i discorsi d’odio con cui tutte le persone gay, lesbiche, bisessuali, trans* e asessuali hanno dovuto fare i conti almeno una volta nella vita. Subito dopo, le stesse scene vengono mostrate per come si sarebbero dovute svolgere in un mondo senza omofobia, lesbofobia, bifobia, transfobia e afobia.

Per un’azione efficace di contrasto all’hate speech si è deciso di puntare sull’educazione e la sensibilizzazione della cittadinanza con interventi rivolti anche ai docenti e agli studenti e alle studentesse delle scuole

Saranno incontri ma anche laboratori e incursioni di teatro sociale, musica, danza, stand up comedy ispirate ai temi oggetto dei laboratori. Inoltre ci saranno momenti conviviali: aperitivi o cene sociali.