Politica

Riformare l'Italia, Dallai lancia la mobilitazione

L'incontro organizzato da Luigi Dallai con il sottosegretario Rughetti e Dario Parrini. Le prime adesioni per il Sì al referendum costituzionale

Il premier Renzi ha aperto la campagna per il "Sì" al referendum sulle riforme costituzionali e subito Siena si è mobilitata con la prima raccolta di firme lanciata in occasione dell'incontro dal titolo "Governare il cambiamento. Gli enti locali alla prova delle riforme". Molti i cittadini presenti all'evento, organizzato dal deputato Pd Luigi Dallai, tra cui sindaci e amministratori locali, ma sono intervenuti anche personalità del panorama politico come Angelo Rughetti, sottosegretario di Stato per la semplificazione e la pubblica amministrazione e Dario Parrini, segretario del Pd toscano e membro della Commissione Bilancio. 

"La semplificazione – ha detto Dallai – è fondamentale per superare alcuni livelli di burocrazia che frenano la politica e l'economia. Il nostro impegno è volto a modernizzare il Paese per renderlo più efficiente e capace di tenere il passo dei tempi che stiamo. Per dare concreta attuazione alla nostra Costituzione, cioè per rimuovere gli ostacoli di natura economico-sociale che impediscono la partecipazione dei cittadini alla vita del Paese occorre riconnettere i diritti dei cittadini con le modalità di amministrazione. Questa è la partita che stanno giocando il Governo ed il Partito Democratico. I fronti aperti sono molti, dallo snellimento della burocrazia, alla razionalizzazione della spesa pubblica e dell'intervento pubblico fino alla riorganizzazione degli assetti di governo. Il tutto nel mentre stiamo lavorando per approvare definitivamente la Riforma Costituzionale".

"Il Paese – ha sottolineato Parrini – ha bisogno di istituzioni centrali più semplici, rapide ed efficienti. La riforma costituzionale è un'opportunità che non possiamo perdere. Bocciarla significherebbe aumentare la lista delle occasioni mancate in questi anni. Accanto a quella costituzionale c'è la necessità di riforma dell'assetto istituzionale che ci porti a superare quel localismo e quel municipalismo per cui stiamo pagando un prezzo molto pesante. Sulle riorganizzazioni istituzionali occorrono modelli seri e non c'è una ricetta valida per tutti. Ma gli enti locali alla prova delle riforme non possono fermarsi dobbiamo andare avanti, è un'opportunità e una questione di sopravvivenza".