Attualità

Turismo e non vedenti, se ne parla in Valdorcia

Attrezzature e percorsi sensoriali per offrire anche alle persone con disabilità visiva la possibilità di esplorare le bellezze del territorio

Seguendo la filosofia "niente per noi senza di noi", l’Associazione Europea delle Vie Francigene  attraverso il progetto europeo triennale Horizon2020 organizza un workshop sull'accessibilità il 9 luglio a Bagno Vignoni. Appuntamento presso il Parco dei Mulini, incentrato sui contenuti accessibili alle persone ipovedenti.

Il team, composto dall'Università Autonoma di Madrid e Aevf, incontrerà i rappresentanti della sezione di Siena dell'Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti presieduta da Massimo Vita, per testare la progettazione e l'implementazione di modelli che spieghino il patrimonio termale presente nell’area in corrispondenza della Via Francigena, e quello geologico ad esso collegato.

L'attività sostiene la costruzione di una conoscenza inclusiva che consenta alla società di raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Per questo motivo, le persone con disabilità sono invitate ad essere parte attiva nella creazione di contenuti. Un’archeologa, un geologo, un geografo e un’esperta in comunicazione saranno quindi presenti in loco per testare materiali didattici e attività progettate per spiegare l'archeologia e la geologia di Bagno Vignoni e, insieme, analizzare il modo migliore per trasmettere la rilevanza del patrimonio termale intorno alla Via Francigena in modo completo e accessibile.

Le attività e i materiali predisposti includeranno dei modelli 3D, stampe 3D in braille ed esperimenti sensoriali con le acque termali. Il feedback degli utenti finali sarà raccolto e discusso in loco per migliorare la progettazione dell'attività e i materiali creati per i futuri turisti, pellegrini e camminatori con disabilità visiva.

L’iniziativa si svolge in collaborazione con il Comune di San Quirico d’Orcia, e il progetto "Via Francigena termale" mirato alla valorizzazione del patrimonio termale e culturale in prossimità dell’itinerario. Una nuova possibilità per unire il termalismo al trekking e il turismo religioso, tre rami dell'universo dell'accoglienza che sono molto in voga in questo momento.