Attualità

"Ascolta la mia voce"

Parte dal policlinico delle Scotte il progetto dedicato a genitori dei bimbi nati prematuri.  Lettura e ascolto della voce accanto all’incubatrice

Un progetto che vede la collaborazione tra Aou Senese e Biblioteca Comunale degli Intronati, con il sostegno della onlus Coccinelle – Amici del neonato, per aiutare genitori e bambini a superare il trauma della nascita prematura.

“La nascita di un neonato prematuro e il successivo ricovero in terapia intensiva – spiega Barbara Tomasini, direttore Uoc Terapia Intensiva Neonatale Aou Senese – porta genitori e neonato ad affrontare una situazione di disagio perché la separazione non consente la realizzazione dei primi scambi affettivi e delle prime cure materne. Tale separazione, a volte prolungata a seconda della gravità del neonato, può portare a conseguenze a lungo termine sul normale sviluppo neuro-cognitivo del bambino e può suscitare, soprattutto nella madre, un s enso di inadeguatezza, con conseguente insorgenza di ansia e depressione”.

Attraverso la lettura, da parte della mamma e del padre, di filastrocche o brevi racconti, accanto all’incubatrice nel reparto di terapia intensiva neonatale si inizia fin dai primi giorni di vita del bambino un recupero della relazione tra genitori e neonato.

In realtà il progetto “Nati per Leggere” nasce in Italia nel 1999 da una collaborazione tra bibliotecari dell’Associazione Italiana Biblioteche (AIB), pediatri dell’Associazione Culturale Pediatri (ACP) e il Centro per la Salute del Bambino Onlus (CSB), ed ha come scopo principale la promozione della lettura in famiglia fin dalla nascita.

La scienza ja infatti dimostrato che leggere a voce alta ai bambini già da piccolissimi ha effetti positivi sul loro sviluppo, li abitua all’ascolto e favorisce una pratica alla lettura che si protrae nel tempo.