Cronaca

Caos scuola, la denuncia della Cgil

​Decine di cattedre ancora vacanti, girandola di insegnanti nelle scuole di tutta la provincia. Molti i problemi che la scuola sta affrontando

Il segretario generale della Cgil Andrea Machetti insieme a Anna Cassanelli e Simone Bogi della segreteria, hanno indetto una conferenza stampa per denunciare la grave situazione di disagio  che la scuola senese sta attraversando.

“Abbiamo sentito l’esigenza di convocare una conferenza stampa perché crediamo che sia di fondamentale importanza informare l’opinione pubblica di quanto sta accadendo in un settore cruciale per il nostro Paese come la scuola; perché siamo profondamente convinti che i problemi della scuola siano problemi per l’intera comunità e con essa debbano essere condivisi. Erano anni che le cose non andavano così male nella provincia di Siena e in tutta Italia in generale.

Che l’anno scolastico non sarebbe cominciato regolarmente lo avevamo previsto e preannunciato diversi mesi fa; sapevamo che la collocazione su territorio nazionale di più di 50mila insegnanti avrebbe messo in ginocchio un sistema che si è rivelato da subito imperfetto. Il sistema informatico non ha funzionato causando numerosissimi disguidi, come l’assegnazione di più persone in posti inesistenti o, viceversa, la mancata assegnazione dei posti liberi agli insegnanti neo assunti. Inoltre la fallimentare gestione dei trasferimenti ha portato moltissimi docenti ad essere trasferiti in province lontane da quella di residenza; questi hanno quindi fatto domanda di assegnazione provvisoria, ossia hanno richiesto di poter essere assegnati per un anno a una scuola della provincia di provenienza, e sono in attesa di risposta. Si potrebbe dunque verificare che molti degli insegnanti assunti a tempo indeterminato nella nostra provincia lascino le nostre scuole per tornare a casa, domani stesso o tra una settimana o magari anche tra un mese, lasciando scoperte molte cattedre ad anno iniziato. L’esempio più eclatante è la scuola primaria di Monteroni d’Arbia in cui sono circa 18 su 26 gli insegnanti in attesa di sapere se la loro domanda di assegnazione provvisoria sarà accettata o no. 

In ogni scuola della nostra provincia, ad oggi, manca almeno il 10 per cento del personale docente. La situazione più allarmante è quella degli insegnanti di sostegno e degli insegnanti della scuola primaria specializzati nell’insegnamento della lingua inglese, in quanto il numero di insegnanti specializzati si è rivelato inferiore a quello dei posti disponibili. 

Nel tentativo di offrire una soluzione in tempi brevi ai problemi legati alla carenza di personale nella nostra provincia, rinnoviamo anche in questo contesto la richiesta fatta al Provveditore di fornire quanto prima una data entro la quale potranno essere concluse le operazioni di trasferimento ad assegnazione provvisoria, e di riunire quanto prima Dirigenti Scolastici e Sindacati per individuare una data in cui convocare gli insegnanti per la stipula dei contratti a tempo determinato sui posti vacanti."