Attualità

La chirurgia plastica si riconverte in era Covid

Lo staff delle Scotte al servizio degli operatori sanitari in prima linea che hanno sviluppato lesioni da pressione causati da visiere e mascherine

L'emergenza Covid ha cambiato tutto, anche i fronti di intervento della Chirurgia plastica dell'Azienda ospedaliero-universitaria Senese che da un lato ha proseguito l'attività per gli interventi urgenti e non rimandabili, dall'altro ha prestato assistenza agli operatori sanitari impegnati in prima linea nei reparti dedicati ai pazienti affetti da Coronavirus. 

In quest'ultimo caso, infatti, non di rado gli operatori hanno avuto bisogno di medicazioni per le lesioni da pressione causate dall'uso di mascherine, occhiali e dispositivi di protezione indossati per lassi di tempo lunghi, cioè interi turni in reparto. "Abbiamo messo a punto un protocollo di trattamento domiciliare e di prevenzione per ridurre al minimo l’incidenza di queste lesioni, con soddisfacenti risultati. Il nostro orientamento è stato quello di contribuire, in questa fase difficile, alla quotidiana attività del nostro ospedale, mettendo a disposizione le nostre competenze per i pazienti e per i nostri colleghi", ha detto Luca Grimaldi, direttore UOC Chirurgia Plastica. 

Sul fronte degli interventi urgenti, poi, l'unità operativa di Chirurgia plastica ha continuato a offrire il proprio servizio anche se con modalità diverse. Un esempio? Il "recente caso di un paziente affetto da un tumore di notevoli dimensioni a carico della cute e dei tessuti profondi della regione dorsale - spiega ancora Grimaldi - Il paziente è stato sottoposto ad asportazione del tumore e contemporanea ricostruzione con un delicato intervento di trasposizione di tessuto muscolare e cutaneo, eseguito congiuntamente dai professionisti delle strutture di Chirurgia generale ad indirizzo oncologico, diretta dal professor Franco Roviello, e di Chirurgia Plastica. Lavorare in équipe, soprattutto in questa fase di emergenza, è un valore aggiunto che solo la multidisciplinarietà in alcuni casi può apportare".