Un libro che non è una biografia quanto piuttosto la storia di un manifesto, politico e intellettuale. Si tratta de "L’antipatico. Bettino Craxi e la grande coalizione" (La Nave di Teseo), saggio scritto da Claudio Martelli che verrà presentato venerdì 19 novembre alle ore 18 a Siena alla Limonaia del Giardino Segreto del Tribunale Civile.
Bettino Craxi era antipatico perché incarnava la politica in un’epoca di crollo delle ideologie e di avversione ai partiti. Perché non temeva né di macchiarsi di una colpa né di affrontare l’odio.
Affascinava o irritava coi suoi proverbi popolari o mostrandoti l’altra faccia della luna; perché era sospettoso e coraggioso, razionale e realista fino al cinismo. Perché era sicuro, troppo sicuro di sé, e per dieci anni ha guidato la politica italiana.
Oggi, a distanza di vent’anni dalla sua morte, è possibile e anzi necessario ripensare Craxi. Ne parla proprio chi lo conosceva meglio, Claudio Martelli, ritenuto al tempo il delfino del leader.
Un libro per gli amanti delle politica e della storia d'Italia in un'epoca abbastanza recente, ma già molto distante dal presente, così diverso dai fatti narrati nel libro.