E’ un monito, più che un auspicio. Il sindaco di Siena
va oltre i desiderata dei primi cittadini toscani, tuttavia subordinati alle
decisioni che prenderà dopodomani a Roma il Comitato Tecnico Scientifico.
De Mossi
non vuole perdere tempo e dalla sua parte ha i dati che confermano la discesa
veloce del contagio in città e in provincia.
Non è solo questo: la ragione
principale per cui il primo cittadino di Siena vorrebbe bruciare le tappe del passaggio
della Toscana da zona rossa ad arancione, è concentrato sulla ripresa delle
attività commerciali e artigianali finora chiuse dalle disposizioni nazionali.
Il
monito di De Mossi è chiaro: “Sin dalla mattina del sabato è opportuno che
quanto meno i negozi abbiano la possibilità di riaprire” perché “bisogna
superare il tecnicismo. Se dobbiamo aspettare 24 ore per procedere alla
riapertura dei negozi vanificando tutta la giornata del sabato, è necessario
che il governo anticipi le sue decisioni”.
Insomma per il primo cittadino senese
“bisogna procedere con progettualità e tempestività”.
Per questo sollecita Roma a dare la possibilità ai
commercianti di riaprire dalla mattina del sabato e quindi, di poter
programmare la riapertura già da oggi.
De Mossi rilancia: “Di burocrazia si può
anche morire, noi chiediamo di poter vivere e di far vivere il popolo delle partite
Iva. Non dobbiamo confondere i “ristori”
con la carità, la dignità dei commercianti passa dal loro lavoro”. Ora la palla
passa a Roma.