Attualità

De Mossi dice la sua sulla crisi di Governo

Il primo cittadino si dice preoccupato per il futuro dei vari progetti che erano all'esame dell'esecutivo come il Biotecnopolo

“E’ in ballo la stabilità del Paese in una fase estremamente delicata dal punto di vita economico e sociale, con risvolti complicati anche per il nostro territorio”. Così il sindaco di Siena Luigi De Mossi commenta la crisi di governo che in queste ore sta investendo l’Italia.

C’è preoccupazione per i fondi Pnrr, per i quali l'Amministrazione è riuscita a ottenere per oltre trenta milioni di euro e ha presentato altri progetti per oltre venti milioni di euro. C’è poi la questione Monte dei Paschi, alle prese con un nuovo piano industriale e la Fondazione del Biotecnopolo, che deve diventare subito operativa, anche con un’iniziativa parlamentare immediata e nonostante l’attuale crisi istituzionale. E’ un aspetto di grandissima importanza non solo per questo territorio, ma per tutta l’Italia per accelerare la ricerca sulle scienze della vita e la relativa filiera, anche occupazionale.

“Ho volutamente evitato – prosegue il sindaco di Siena – di intervenire sull’argomento crisi di governo, perché ho profondo rispetto per le istituzioni e interpreto il ruolo di sindaco, tanto più perché civico, come quello di amministratore di un territorio e punto di riferimento per la comunità. La politica nazionale la lascio ai parlamentari, ma non posso che evidenziare una cosa. La caduta del governo ha un colpevole primo: il Movimento 5 Stelle, una forza irresponsabile che ha deciso di innescare la crisi su un provvedimento pensato per aiutare famiglie e imprese, facendo venire meno la logica di solidarietà politica nazionale che aveva motivato la nascita di un esecutivo così anomalo. Ed è incredibile che il Partito Democratico fino all’altro ieri scommettesse sull’alleanza strategica proprio con i 5 Stelle: l’idea del ‘campo largo’ era e rimane una follia. Che il centrosinistra ha pensato bene di riproporre anche a Siena, costruendo una coalizione elettorale che ha al centro proprio l’asse tra Pd e M5S. Ripeto: follia di chi pur di tornare al potere ricorrerebbe a qualunque mezzo. Anche il più sciagurato”.

Un'analisi che mette in risalto il pericolo che una serie di progetti per la città possano fermarsi o subire ritardi significativi causando seri problemi alla città.