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Raffica di disdette mandano ko il Capodanno

Omicron sta provocando una valanga di annullamenti per i cenoni nei locali e ristoranti senesi. Confesercenti lancia l'allarme

Altro che spumante, è una vera doccia gelata. Per il terziario commerciale e turistico della provincia di Siena l'attuale situazione Covid provoca una brusca e pesante regressione rispetto agli standard lavorativi delle scorse settimane, ed alle aspettative per il secondo scorcio di festività.

E' quanto rilevano le sedi Confesercenti nelle diverse aree del territorio senese: un crollo verticale, anche se con sfumature diverse. A Siena il trend delle disdette è cresciuto repentinamente dopo che è diventata non più praticabile la prospettiva del cenone con mezzanotte in piazza del Campo; a risentirne è principalmente il movimento turistico.

Sul monte Amiata e dintorni le disdette per gli arrivi in strutture ricettivi e hotel supereranno probabilmente il 50 per cento; le rinunce, sono amplificate probabilmente anche dal rialzo termico che nei giorni scorsi ha rimaneggiato molto le condizioni del manto nevoso.

In Valdichiana i ristoratori avevano dovuto già prendere atto con rammarico della diffusa tendenza a rinunciare alle cene degli auguri, in particolare quelle di tipo aziendale; a questo si aggiunge in queste ultime ora la rinuncia o, in molti casi, l'attesa 'last minute' per le cene di fine anno. A Montepulciano, in particolare, è proprio la ristorazione a lamentare le maggiori difficoltà, mentre il periodo è stato meglio attutito dal commercio anche grazie al turismo domestico richiamato dai mercatini di Natale. 

In Valdelsa sono soprattutto le disdette di medio-lunga provenienza a farsi sentire in queste ore, in particolare a San Gimignano: anche in quest'area resta l'attesa per le prenotazioni dell'ultimo momento. 

"A risentire di questo quadro di cose è l'intera filiera commerciale e turistica: “la situazione era soddisfacente fino al 25 dicembre - commenta Leopoldo Pasquini, Presidenze provinciale Assogrossisti Confesercenti - poi i numeri sono precipitati. Per il nostro anello commerciale credo saremo attorno ad un -70 per cento”. 

“La variabile Omicron comporta la necessità di nuovi interventi, occorre prenderne atto – aggiunge Leonardo Nannizzi, Presidente provinciale di Confesercenti – per ristabilire fiducia appena possibile ma anche per prorogare almeno fino a giugno il termine degli ammortizzatori sociali di emergenza, per questo settore, e nuove misure di sostegno".

Uno tsunami quello di Omicron che sta colpendo duramente la Provincia e come conseguenza vede il drastico calo del turismo, una vera botta a freddo per tutto il settore.