Stampata a Venezia nel 1568, l'opera sulle piante medicinali, considerata la prima farmacopea del mondo antico, fu un best seller mondiale a partire dalla metà del XVI secolo, tanto che per due secoli registrò una serie interminabile di edizioni riviste, ampliate e tradotte in molte lingue.
La pubblicazione donata all'Accademia è la riproduzione di un esemplare unico dell'edizione veneziana conservato alla Biblioteca Alessandrina di Roma: la particolarità è data dal fatto che le oltre mille illustrazioni furono colorate e miniate da Gherardo Cibo, grande pittore botanico del Cinquecento che impreziosì e alcune arricchite da elementi paesaggistici.