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Edilizia, firmato il contratto integrativo

L'accordo stipulato in ambito provinciale nel settore delle costruzioni tra i sindacati e i costruttori, porta benefici economici per tutti

Al termine di un articolato ed impegnativo confronto avviato nella seconda metà dello scorso anno, le parti sociali edili senesi, Ance Siena per le imprese, Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil per i lavoratori, hanno stipulato il patto per rilanciare l'attività e tutelare il lavoro.

L’accordo integrativo provinciale del settore edile tiene conto delle diverse priorità espresse partendo da alcuni elementi condivisi: da un lato la fase di ripresa che il comparto ha intrapreso dopo una crisi decennale, dall’altro la necessità di consolidare i risultati dell’ultimo anno. Il contratto, frutto di mediazione e responsabilità, rispetto anche alla gestione degli enti bilaterali, sarà un importante contributo al continuo sviluppo dell’edilizia.

Per rendere appetibile per i giovani un impiego in un settore che lamenta una grave carenza di manodopera sono stati implementati alcuni incentivi: incremento del 4% dei minimi contrattuali, l’indennità di chiamata fuori dall’orario di lavoro e un periodo di aspettativa in caso di gravi patologie. A questi si aggiungono miglioramenti dell’indennità di trasferta e di guida come risposta ai lavoratori sempre più impegnati in cantieri lontani dalla propria abitazione.

I rappresentanti delle sigle sindacali coinvolte salutano positivamente l'accordo. "Finalmente si sono verificate le condizioni per il rinnovo degli accordi territoriali sul contratto di lavoro provinciale. Era importante dare un segnale di attenzione ai lavoratori di un settore che ha sofferto molto negli ultimi anni, sia in termini di salario che di sicurezza e formazione. Sarà necessario ora diffondere sui luoghi di lavoro con assemblee o volantinaggi i contenuti del contratto tra i lavoratori".

Le imprese, a loro volta, vedono diminuirsi i contributi dovuti alla Cassa Edile grazie ad una premialità riconosciuta in caso di attività certificata per almeno 10 mesi all’anno, in regola con i versamenti e con iscrizione da almeno due anni. Con un dimezzamento del contributo versato, viene inoltre mantenuto il servizio di fornitura dei dispositivi di protezione individuale che in questi anni ha caratterizzato, con diffuso apprezzamento presso gli stessi operatori, l’assistenza della Cassa alle proprie aziende sgravandole da un obbligo previsto per legge.

“Un risultato che ci vede soddisfatti e che ci auguriamo sia di viatico ad una stagione positiva per tutto il settore - commenta Giannetto Marchettini presidente di Ance Siena. Un accordo che soddisfa tutte le parti e che punta a spingere ulteriormente sulla ripresa del settore che sta vivendo un momento d'oro grazie soprattutto alle attività di ristrutturazione legate al 110%.