Cronaca

I familiari di David Rossi contro l'archiviazione

Un lungo comunicato stampa per far sapere le ragioni contro la decisione dell'archiviazione. Le indagini da parte dei familiari non si fermeranno qui

David Rossi

Il giudice ha disposto l'archiviazione caso sulla morte di David Rossi, ma i familiari sembrano non darsi pace e annunciano nuove battaglie.

"Il lasso temporale intercorso tra la morte del Rossi e la riapertura delle indagini -si legge nel comunicato stampa- abbia drasticamente compromesso l’acquisizione di elementi probatori utili e necessari alla ricostruzione delle vicende connesse alla morte dell'ex capo area comunicazione Mps".

A distanza di 4 anni di acquisire i tabulati del traffico telefonico e i filmati delle telecamere di sorveglianza sia della banca che delle zone circostanti al vicolo di Monte Pio. 

La famiglia aveva chiesto l’utilizzo del 3D, quale strumento di maggiore affidabilità tecnico-scientifica, per ricostruire della dinamica.

"Dopo quattro anni, infatti, le parti offese non hanno avuto risposte o adeguate spiegazioni alla maggior parte dei punti contestat. Fin da subito questo collegio difensivo ha contestato la non attendibilità della “simulazione della caduta” del 25 Giugno 2016 eseguita dai RIS, in quanto priva di tutte le caratteristiche dell’’esperimento giudiziale’ essendo il vigile del fuoco utilizzato di stazza, peso ed altezza completamente differenti rispetto al Rossi nonché dotato di corde e dotazioni per la sicurezza".

I legali hanno fatto sapere che saranno effettuate tutte le attività di indagine difensiva necessarie. 

"La famiglia, inoltre, si riserva di segnalare alle competenti autorità giudiziarie eventuali ipotesi di reato già emerse o che dovessero emergere nel corso dell’ulteriore attività di indagine che proseguirà senza soluzione di continuità".