Attualità

Siena Ideale fa squadra per l'Ucraina

L'associazione e i soggetti che hanno contribuito a sostenere il supporto ai profughi pensa alla fase di integrazione di quelli già presenti

Si è tenuta ieri la riunione con tutti i soggetti che hanno dato vita alla catena di solidarietà per aiutare le popolazioni ucraine. Siena Ideale ancora in prima fila per il sostegno al popolo dell'Ucraina. Ieri l'associazione ha riunito presso la propria sede tutti i protagonisti del progetto "Il Convoglio della Solidarietà" che hanno incontrato una folta rappresentanza di donne ucraine con i loro figli, scappate dalla guerra e rifugiatisi nel nostro territorio, grazie all'opera di don Turkot Taras cappellano della loro comunità nel senese.

Erano presenti il presidente di Vismederi, Emanuele Montomoli, il direttore di Confesercenti, Valter Fucecchi, Mauro Balani per Etruria Retail master franchisee Carrefour per la Toscana e il suo Circolo Dipendenti , la professoressa Anna Di Toro per l'Università per stranieri, l'avvocato Gabriele Cresti, e Luciano Cortonesi socio di Siena Ideale che insieme a Sergio e Antonio per Taxi Merci Siena e ovviamente a don Taras si è recato il 9 marzo a consegnare direttamente tutti quei generi di prima necessità destinati alla popolazione.

Ha introdotto la riunione il presidente Alfredo Monaci, che ha ribadito l'impegno dell'Associazione ad accogliere i profughi. Ha manifestato la volontà di tutti i presenti a contribuire concretamente ad inserire nel contesto socio/economico, coloro che momentaneamente risiedono nella nostra città, ma sono privi di occupazione. L'Università per stranieri, con corsi di alfabetizzazione della lingua italiana, avrà un ruolo fondamentale nell'inclusione nel mondo del lavoro.

Don Taras, a nome della comunità, ha manifestato il suo apprezzamento per queste ulteriori azioni finalizzate ad una reale integrazione a Siena, che già ieri si è concretizzata nell’offerta di alcuni posti di lavori. Un progetto di accoglienza che ha mobilitato tante realtà cittadine e che sta dando i suoi frutti, ma il flusso di persone in fuga in arrivo a Siena crescerà e la città dovrà essere pronta ad accoglierli. Questa organizzazione e pianificazione è necessaria per permettere a chi scappa dalla guerra di trovare un posto sicuro dove andare.