Economia

Il D-day di Mps

Voci sempre meno confortanti sul futuro della Banca senese. Oggi il termine della conversione dei bond e la decisione del Parlamento sul salva-banche

Giornata cruciale per Mps che ha aperto in Borsa con uno stop e go, sospeso poi con una perdita media di 9 punti percentuali

E' atteso in giornata sia l'esito della votazione in Parlamento sul decreto salva-banche, che comprende oltre ad Mps anche altri istituti come Veneto Banca, la Popolare di Vicenza e Banca Carige, e soprattutto l'esito della conversione dei bond privati.

Finora sarebbero entrati nelle casse dalla Banca circa 500 milioni di euro a cui si aggiungono i 200 milioni della conversione dei titoli Fresh, in possesso ad alcuni fondi, fra cui Attestor. 

Un esito abbastanza buono ma non basta comunque a raggiungere il miliardo-miliardo e mezzo previsto.

In bilico anche l'aumento di capitale.

Sempre meno affidabile infatti il fondo dal Qatar e nessun'altra offerta che sarebbe stata avanzata a livello internazionale.

Anche la Fondazione Mps, riunita ieri con la deputazione amministratrice, potrebbe aderire solo parzialmente all’aumento di capitale della banca e scendere ulteriormente dalla quotazione della Banca.

Oggi pomeriggio il board di Mps sarà riunito a Rocca Salimbeni per seguire tutte le fasi di questa giornata.