Attualità

Inaugurata casa Clementina

Un appartamento per giovani diversamente abili che sarà gestito dalla cooperativa Le Bollicine. Presente l'assessore regionale alla salute Saccardi

In un’atmosfera di allegria e di festa, al civico 23 di via Mattioli è stata inaugurata Casa Clementina, l’appartamento che, tramite la gestione dei volontari dell’associazione Le Bollicine, sarà destinato all’accoglienza di ragazzi diversamente abili.

Importanti ed eterogenee le partecipazioni di rappresentanti delle istituzioni, famiglie e volontari che hanno potuto apprezzare il risultato del progetto sviluppato da“Le Bollicine in collaborazione con le associazioni Asedo e Pubblica Assistenza di Siena, grazie ai finanziamenti del Ministero per le Politiche Sociali a valere sulla legge n° 296/1991 Insieme per crescere: percorsi educativi per favorire l’autonomia delle persone diversamente abili.

Oltre ai referenti dell’associazione e al presidente dell’ASP Città di Siena, Carlo Rossi, presenti l’assessore al sociale del Comune di Siena, Anna Ferretti, e l’assessore regionale alla salute, al welfare e all’Integrazione socio-sanitaria, Stefania Saccardi.

"l nostro denominatore comune è non arrendersi mai, proprio come fanno i genitori che, in tutti questi anni - ha detto Letizia Cambi, coordinatrice del progetto -  hanno dovuto affrontare tante battaglie, a seconda dei mutamenti normativi sulle politiche per la disabilità. Molti dei nostri ragazzi sono arrivati da piccoli e, attraverso percorsi di inserimento lavorativo, passioni e amori, sono ormai diventati giovani uomini e donne, ai quali va offerta una sempre maggiore opportunità di autonomia. Questa nuova avventura darà loro la possibilità di essere protagonisti attivi e di condividere esperienze di gruppo senza confini tra utenti e operatori e con la libertà di poter entrare e uscire da Casa Clementina, che ha anche il vantaggio di essere ubicata dentro le mura della città".

L’appartamento è composto da un ingresso, una cucina, tre camere da letto, un soggiorno, due bagni e una zona lavanderia. Nel piano sottostante vi è un rustico che sarà adibito ad attività laboratoriali, ampi gli spazi esterni. Le associazioni coinvolte adegueranno progressivamente i locali con arredi e utensili domestici per qualificarli e renderli sempre più funzionali e accoglienti per i 18 ospiti iniziali, ai quali si aggiungeranno gradualmente altri 15 ragazzi che saranno inseriti nelle attività diurne.

Casa Clementina risponderà anche alle esigenze delle famiglie nella gestione di ragazzi in situazioni di emergenza, come nel caso di gravi condizioni di salute o di impedimenti; consentirà, inoltre, lo svolgimento di attività di laboratorio finalizzate al potenziamento dell’autonomia personale: orientamento nel territorio, gruppi di ascolto, attività di recupero materiali per la realizzazione di oggetti di arredo.

Il progetto interesserà circa 20 volontari delle associazioni, con comprovata esperienza nelle attività proposte e alcune professionalità specifiche: due educatori professionali, due psicologi e un assistente sociale. Tutti insieme coinvolgeranno i ragazzi anche in iniziative di socializzazione nella residenza sanitaria Caccialupi per valorizzare lo scambio intergenerazionale come occasione di crescita personale.

"Non possiamo che essere orgogliosi di essere amministratori – ha concluso l’assessore Saccardi – di un territorio che è in grado, sotto la regia delle istituzioni, di elaborare dei progetti sociosanitari così importanti nell'affrontare le tematiche sulla disabilità, grazie all'apporto delle associazioni e del volontariato. Lo spirito è quello giusto perché non dobbiamo costruire luoghi chiusi ma, piuttosto, far vivere questi ragazzi in percorsi di vita comune. E il segno dell'azione politica e istituzionale si misura proprio nella capacità di dare risposte concrete, a chi ne ha più bisogno, in termini di efficienza e organizzazione dei servizi, anche andando oltre il confine labile tra l'ambito sociale e quello sanitario".