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Istituto Franci, il sindaco alza la voce

"Evidente la strategia di escludere il Comune dalle decisioni del polo musicale. Chi si è reso responsabile ne dovrà rispondere alla tutta la città".

Il sindaco De Mossi non ha gradito alcuni "giochi di potere" all'interno dello storico Istituto Franci. 

Il primo cittadino sottolinea che l'Amministrazione sta effettuando opportune valutazioni sugli spazi da mettere a disposizione, ove richiesti, compatibilmente con le esigenze e le istanze della comunità senese. Il tutto, precisa il sindaco, nel pieno rispetto delle decisioni prese in Consiglio comunale.

Ma De Mossi non accetta determinati comportamenti. “E’ stata evidente la strategia di escludere il Comune da tutte le decisioni sull’istituto Rinaldo Franci con una condotta lesiva e perfino offensiva, che rischia di interrompere il processo di statizzazione avviato anche grazie al concreto e fondamentale contributo dell’amministrazione comunale - afferma il sindaco - Chi si è reso responsabile di questo comportamento ne dovrà rispondere di fronte a tutta la città. Il Comune di Siena, che negli anni ha sostenuto l’istituto Rinaldo Franci, garantendone allo stesso tempo autonomia e radicamento sul territorio, è stato oggetto di una vera e propria estromissione dai processi strategici sul futuro dello storico polo musicale senese. Non solo: si è anche strumentalizzato in maniera pesante, coinvolgendo gli studenti, quelle che erano scelte trasparenti e condivise, in particolare quella legata alla prosecuzione del mandato di Miranda Brugi fino alla conclusione, che era prossima, del processo di statizzazione - prosegue De Mossi.

“Non ci scordiamo che proprio con Miranda Brugi si è rafforzato negli ultimi anni il volto internazionale dell’Istituto Franci, grazie ad importanti collaborazioni culturali, come quella con l'Università americana di Darmouth, e riconoscimenti, primo fra tutti il double degree ovvero il doppio titolo di laurea in materie musicali tra Italia e Cina - conclude De Mossi - A prescinder dai traguardi raggiunti si è deciso di escludere il valido curriculum della stessa Brugi dalle opzioni per il futuro dell’istituto. Una condotta meramente politica e gravemente scorretta proprio dal punto di vista della cultura musicale senese, di cui si dovrà rendere conto alla collettività senese”.