Attualità

Siena Jazz, la "rivolta" dei docenti

Lettera inviata al sindaco, al Ministero e al governatore Giani. Prese le distanze dal presidente e chiesto un ripensamento sulla direzione artistica

La polemica attorno a Siena Jazz non si placa. Il tutto è partito con il cambio e l'immediata approvazione del nuovo statuto. Prima le dimissioni dello storico direttore artistico, poi il dibattito politico "acceso" e la replica di De Mossi che, di fatto, ha sottolineato la necessità di "svecchiare" l'Istituzione

Oggi è il turno dei docenti di Siena Jazz – Accademia Nazionale del Jazz che chiedono al sindaco di rivedere la posizione dell'Amministrazione comunale relativamente alla direzione artistica/didattica dell'istituzione.

Gli insegnati, inoltre sono critici anche con il presidente Fabio Bizzarri in merito ad alcune dichiarazioni rilasciate alla stampa relative ad ipotetici incontri tra il massimo dirigente e gli stessi docenti.

"Sembra inoltre evidente che il presidente non si sia nemmeno preoccupato di verificare se le modifiche statutarie proposte siano compatibili con l’accreditamento AFAM - si legge nella nota dei docenti. Il comportamento improvvido e pericoloso attuato dall'attuale presidente nell’esercizio delle sue funzioni istituzionali ci costringe a esprimere forti riserve sulla fiducia in chi sarebbe deputato a difendere l'integrità e l'autonomia di Siena Jazz, piuttosto che metterla a rischio.

I sottoscrittori della presente, docenti del triennio e del biennio Siena Jazz University, corsi di profilo internazionale, fiore all'occhiello di una scuola impegnata da decenni nel formare a Siena allievi dagli 8 anni in su, non hanno mai avuto il piacere di un confronto con il presidente sulla situazione attuale che mette gravemente a repentaglio l'attività di una delle poche scuole di musica in Italia in grado di rilasciare diplomi accademici in discipline jazzistiche equiparati a tutti gli effetti ai titoli emessi dai Conservatori Statali.

Per noi tutti il vero unico punto di riferimento dirigenziale, artistico e didattico di Siena Jazz, era ed è Franco Caroni, colui che nel 1977 ha dato vita a questa meravigliosa creatura.

In questi giorni, colleghi e musicisti affermati come Riccardo Del Fra, Enrico Rava, Stefano Battaglia, - prosegue la missiva dei docenti al sindaco De Mossi -  le hanno già inviato varie lettere dove le si chiedeva di ritornare sui Suoi passi, e soprattutto di non accettare le dimissioni di Franco Caroni, facendo sì che sia lui ad occuparsi della delicata transizione alla futura direzione artistica e didattica.

Oltre gli eminenti attestati di stima pubblicamente tributati a Caroni da parte di personalità di rilievo nel campo della cultura musicale, una petizione online per il suo immediato reintegro ha raccolto già più di 5.000 firme.

Purtroppo, molti allievi sono ancora indecisi se iscriversi o lasciare la nostra meravigliosa Accademia vista l’incertezza che regna sovrana, così come tanti insegnanti e musicisti affermati nel panorama italiano e internazionale sono assolutamente spiazzati e perplessi sul da farsi.

Auspichiamo vivamente un ritorno alla normale correttezza delle pratiche istituzionali, in cui eventuali modifiche statutarie siano necessariamente conformi alle linee ministeriali da cui dipende inevitabilmente l'accreditamento per il rilascio dei titoli accademici.

In questo quadro, crediamo inoltre fermamente che l'unica sede legittima per la nomina del direttore artistico sia in seno alla maggioranza assoluta del Consiglio di Amministrazione, previo un confronto aperto e trasparente con il Consiglio accademico a cui spetta imprescindibilmente il consenso sull’indirizzo e la programmazione delle attività didattiche, di ricerca e di produzione artistica" - termina la lettere dei docenti di Siena Jazz al sindaco De Mossi.