Economia

La Cia minaccia lo "sciopero della semina"

l presidente Cia Siena, Luca Marcucci: "Oggi 100 chili di frumento valgono quanto 5 chili di pane. A queste condizioni non seminiamo"

I produttori di grano della Cia Siena non ci stanno più e lanciano l'ultimatum. 

Dopo le ultime settimane ed una situazione che va sempre più a penalizzare i produttori con prezzi quasi dimezzati rispetto a un anno fa ed una speculazione selvaggia, gli agricoltori hanno fatto appello anche alle istituzioni per un blocco dell'import.

"Se le quotazioni non tornano a salire, riconoscendo al frumento Made in Italy il giusto valore, faremo lo sciopero della semina" ha affermato il presidente della Cia Siena Luca Marcucci, oggi in piazza a Grosseto davanti a gli agricoltori di tutta la Toscana.

In tutta Italia si sono inoltre svolti presidi, sit-in e blocco delle Borse Merci per dare un ultimatum rispetto alla campagna di semina 2017.

Uno stop all'import, in sostanza, per alimentare e sostenere la produzione locale di grano

"In queste condizioni noi non seminiamo - ha spiegato Marcucci -. Anche perché attualmente gli agricoltori producono grano di qualità ma in perdita (15/18 euro al quintale per il frumento duro, largamente al di sotto dei costi di produzione) e la situazione non può restare questa. La provincia di Siena ha una forte tradizione cerealicola, ma le speculazioni di mercato la stanno spazzando via".