Attualità

"La Liberazione è la Festa di tutti gli italiani"

La Cgil alle celebrazioni del 25 Aprile: fiori ed omaggi ai caduti antifascisti e partigiani in tutta la provincia

Nella giornata che celebra la Liberazione, si registra una nota della Cgil di Siena a firma del segretario generale Fabio Seggiani

"Anche quest'anno abbiamo celebrato il giorno della Liberazione dal nazifascismo con le limitazioni che la pandemia ci impone, ma lo abbiamo fatto comunque in tutto il territorio della nostra provincia per ricordare chi ha combattuto ed è morto per la democrazia del nostro Paese e la libertà di cui oggi ognuno di noi gode".

Il pensiero di Seggiani e di tutta la Cgil "va a quella moltitudine di uomini e donne che, pur avendo idee politiche differenti, trovarono nell'antifascismo e nella Resistenza il collante naturale per combattere un nemico interno subdolo e spietato e per sconfiggerlo, a loro vanno i nostri onori e gli omaggi floreali sotto le targhe delle vie e delle piazze dedicate ad antifasciste e antifascisti, partigiani per costruire un’Italia libera dalla dittatura e dalla guerra che a partire dalla Carta Costituzionale su quei valori ha basato il suo futuro. Per questo - continua Seggiani - il 25 Aprile non è una mera celebrazione di un evento storico, è la pietra fondante della rinascita del popolo italiano, umiliato ed impoverito economicamente, socialmente e culturalmente da un dittatore che lo aveva trascinato nel baratro e nell’ignominia della storia".

Ma Seggiani sottolinea anche una vicenda: "Purtroppo non poteva mancare la nota stonata di chi, non avendo ancora accettato l'esito dei fatti storici, e lo dimostra l’intitolazione di un circolo politico ad un sottoscrittore delle leggi razziali e arruolato repubblichino alleato dell’occupante esercito nazista tedesco, strumentalizza una comunicazione sulle celebrazioni del 25 Aprile inviata dalla FLC CGIL all’intera comunità accademica, già formalmente, e naturalmente, autorizzata dal Rettore dell'Università degli Studi di Siena. Il sindacato, represso e sciolto dal regime fascista, rappresenta i cittadini ed è proprio uno dei baluardi democratici riconosciuti dalla Costituzione Italiana. Speriamo che l'interrogazione parlamentare annunciata serva a ricordare che la Liberazione dal nazifascismo è la Festa di tutte e di tutti gli italiani, e non di una parte, come infatti è scritto nella email ‘incriminata’".