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La Nannini scrive alla regina Elisabetta

La musicista senese che vive da qualche anno a Londra con la figlia Penelope ha deciso di raccontare a sua maestà che cosa è il Palio di Siena

"Cara Regina, le spiego cos'è il Palio". Inizia così la lettera aperta che la rocker Gianna Nannini, senese doc e contradaiola dell'Oca, ha scritto dalle colonne del quotidiano La Stampa, alla regina Elisabetta d'Inghilterra

La musicista, che fra l'altro da qualche anno vive proprio a Londra con figlia Penepole, si dice pienamente d'accordo con il sindaco e il magistrato delle contrade che hanno rifiutato l'invito nella capitale britannica.

"Il Palio, per capirlo davvero e partecipare al rito, deve essere vissuto: tocca farsi possedere dal Palio - scrive Gianna Nannini - Lei è una regina molto rock e dovrebbe farsi possedere dall'atmosfera, dall'amore dei contradaioli per i loro simboli, per il cavallo, il fantino, le tradizioni e le tante, piccole o grandi cose che animano l'attesa, infuocano la gara, esplodono con la vittoria e "alleggeriscono il peso della sconfitta".

Per questo la cantante si dice d'accordo con il primo cittadino di Siena, Bruno Valentini, che ha giustamente ribaltato il suo invito, proponendole di vedere il Palio direttamente dalle finestre di  palazzo comunale.

E la Nannini si spinge più avanti, nel caso la regina accettasse l'invito: "Prometto che le farei da accompagnatrice per tutto il tempo, ma a un patto. Dovrà entrare in chiesa alla benedizione del cavallo, so che ama i cavalli tanto quanto noi senesi, mangiare alla tavolata in contrada e vivere la festa dall'inizio alla fine. Su, Regina, so che lo può fare e capirebbe perché il Palio non può sfilare a Londra con qualche sbandieratore e dei tamburini in costume. Il Palio lo si deve andare a vedere per quello che è, a Siena, in mezzo alla gente, al sudore e alle lacrime. La aspettiamo".