Sport

Cintura nera con la sindrome di down

Ecco come lo sport e il judo possano essere d'aiuto anche nelle situazioni difficili per raggiungere traguardi importanti nella vita

Al  PalaJudo del Cus Siena ce ne sono tante di storie di bambini che attraverso il judo scoprono forza, disciplina e un modo per affrontare le sfide della vita. 

Una in particolare riguarda Pierpaolo Semboloni che insieme al maestro Luca Cavecchia coordina il gruppo non agonistico.

Pierpaolo, 31 anni, ha la sindrome di down ma questo non lo ha mai fermato nello sport e nella vita. La settimana scorsa ha conquistato il terzo dan cintura nera.

“Ho iniziato da bambino e poi ho smesso per qualche anno – racconta. – Poi dodici anni fa sono tornato qui al Cus e da allora non ho mai smesso”.
Tempo libero dedicato al teatro e allo sport.

“Qui in palestra non mi hanno mai fatto sentire diverso – dice tranquillamente – ma fuori qualche volta è capitato. Io so di avere delle difficoltà, ed allora uso un trucco: mi do dei paletti da superare, e mi impegno al massimo fino a quando non ci sono riuscito”.

Adesso un'altra sfida da affrontare perchè l'entusiasmo nelle cose non si è esaurito, anzi ce n'è sempre di più.

“Mi piacerebbe insegnare judo agli adulti. Sono convinto di poterci riuscire anche se dovrò faticare il doppio degli altri. Ma anche questo è un paletto da superare, e a me le sfide piacciono”.