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L'arte piange Sergio Vacchi

E' morto all'ospedale di Siena all'età di 90 anni. Ad annunciarlo è la fondazione che porta il suo nome e che esprime 'grande dolore'

Sergio Vacchi è stato un protagonista dell'arte italiana da metà del XX secolo al primo decennio del XXI, dall'Informale a un Neoespressionismo fortemente immaginativo, in una lunga vicenda di grande intensità espressiva che si è realizzata lungo quei decenni in cicli pittorici rimasti famosi, da "Il Concilio" e le grandi imprese degli anni Sessanta, come "La morte di Federico II di Hoehenstaufen", e "Galileo Galilei semper", a "Pianeta", "Stanze della Nekyia", "Leonardo Codice Verso. Il ritorno e l'andata", "Il Quadrato Magico". 

Vacchi era nato l'1 aprile 1925 a Castenaso, Bologna, si era formato a Bologna, dove ha operato fino all'inizio dei Sessanta quando si è trasferito a Roma. Nella capitale è vissuto fino alla fine degli anni Novanta, prima di trasferirsi nei pressi di Siena, nel Castello di Grotti. Nell'aprile scorso, il giorno del suo novantesimo compleanno, era stato insignito del 'Sanese d'argento', l'antica medaglia della Repubblica senese, conferitagli dall'Amministrazione comunale di Siena.