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​“Al lavoro tutti insieme per il Palio di agosto”

Il primo cittadino torna a parlare del Palio del 2 luglio, chiede buonsenso, responsabilità e amore per la Festa

“Un percorso condiviso che coinvolga tutti i soggetti che a vario titolo partecipano all’organizzazione del Palio per affrontare tutti assieme le criticità emerse e tutti assieme individuare le opportune soluzioni”. Così il sindaco di Siena Luigi De Mossi durante la conferenza stampa che si è tenuta in Palazzo Pubblico e relativa al Palio del 2 luglio scorso.

“Servono buon senso, responsabilità, equilibrio e amore per il Palio e per Siena, da parte di tutti. Sono convinto che così sarà ad agosto – ha aggiunto il sindaco - Siena ha ritrovato la sua ‘eccezionale normalità’ dopo due anni di drammatico stop e questo è un dato. La storia è tornata, anche se non è mai facile riallacciare un filo che si è interrotto. La comunità ha avuto la forza di riprende il discorso, anche gestendo le questioni relative alla sicurezza pubblica. Quando ho parlato di ‘Palio bello’, ho usato questa espressione per difendere la sua immagine esterna. Ho usato quei termini anche per rispetto alla vittoria della Contrada del Drago, che peraltro mi stava ospitando in quel momento". 

Conferma il sindaco che non tutto è andato per il meglio, errori sono stati commessi anche da parte dell’Amministrazione. Ammette Il sindaco in primis, la responsabilità in quanto rappresentate della comunità e del Comune.

“Non devo e non posso entrare nelle scelte dei Capitani – ha proseguito De Mossi - . Avevo fortemente auspicato la scelta di cavalli esperti e lo ribadisco per varie ragioni: su tutti, quella che dopo due anni sarebbe servito un lotto di animali che conoscevano il tufo per quattro giorni e una corsa in maggiore sicurezza, al di là poi della fatalità. E’ stata presa un’altra strada, legittima per le strategie che ci sono sempre state. Il Comune è disposto a ragionarne, tutti insieme, con le Contrade e la città. Il Palio è una festa così bella anche perché ha saputo evolvere le proprie regole alle mutazioni sociali. Se si avverte la necessità, perché non farlo. Ognuno per le sue competenze e responsabilità”.

Affrontando il tema cavalli De Mossi ha affermato che l’esclusione di un cavallo è sempre dolorosa  non si fa a cuor leggero, ma dopo attente e accurate valutazioni, + comprensibile l’amarezza delle Contrade escluse. Ribadisce che l'obbiettivo  è sempre correre il Palio in dieci e che le prove servono anche per verificare certe situazioni, per poi far tornare i cavalli nelle rispettive stalle. 

Infine sulle denunce degli animalisti afferma di non farsi condizionare o da coloro che, anche in queste ore, si confermano essere nemici di una città e di una comunità. “Sul Mossiere - ha concluso il sindaco - faremo adeguate riflessioni assieme ai Capitani, come previsto dal Regolamento, riflessioni che sono state già avviate".