Attualità

Malattie rare, nuovi progetti per le Scotte

Presentati all’European Reference Network. Dodici i centri che hanno superato i requisiti del Ministero della Salute per la rete di eccellenza

L’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese è la prima in Toscana per il numero di progetti presentati all’Ern, European Reference Networks, il collegamento in rete dell’Unione Europea nell’ambito delle malattie rare. 

Dodici i centri che hanno superato i requisiti del Ministero della Salute e sono stati accettati nella rete europea di eccellenza.

“La vocazione di Siena per le malattie rare – spiega il professor Antonio Federico, responsabile del Coordinamento aziendale malattie rare – vede un’esperienza di circa cinquanta anni. Siamo primi in Toscana e ai vertici in Italia”.

Nel dettaglio la Medicina interna, diretta dal professor Ranuccio Nuti, parteciperà ad un progetto sulle malattie ereditarie dell’apparato scheletrico.

L’Oftamologia, con la dottoressa Theodora Hadjistilianou, si è concentrata sulle malattie dell’occhio e sul retinoblastoma.

L’unità operativa di Clinica Neurologica e Malattie Neurometaboliche, diretta dal professor Antonio Federico, si è soffermata sulle malattie rare neurologiche, sulle malattie neuromuscolari, e sulle malattie neurometaboliche, mentre l’Endocrinologia, diretta dal professor Furio Pacini, sui tumori della tiroide.

La Reumatologia, diretta dal professor Mauro Galeazzi, si è occupata delle malattie rare immunologiche ed auto infiammatorie.

La Genetica medica, diretta dalla professoressa Alessandra Renieri, parteciperà ad una rete sulle malformazioni rare, le anomalie dello sviluppo e le disabilità intellettuali rare, sulle malattie rare del rene e sui tumori rari solidi dell’adulto.

L’unità operativa di Malattie Respiratorie e Trapianto Polmonare, diretta dalla professoressa Paola Rottoli, parteciperà alla rete europea sulle malattie polmonari.

Infine l’Ematologia, diretta dalla professoressa Monica Bocchia, si è soffermata sui tumori ematologici. Le dodici strutture senesi saranno valutate da una commissione europea per essere oggetto successivamente di finanziamenti.