Attualità

Un Master in "codice rosa" per aiutare le donne

Scadenza 15 marzo per un corso di alta formazione che vuole implementare le modalità per affrontare i casi di violenza di genere

Per formare o implementare conoscenze e competenze di professionisti per le azioni di presa in carico delle vittime di violenza è attivato all’Università di Siena il Master "Codice Rosa: un nuovo modello di intervento nella presa in carico delle vittime di violenza".

Giunto alla quarta edizione il corso di studi esamina, sotto molteplici aspetti, da quello strettamente clinico a quello giuridico, da quello della gestione dell’emergenza e dell’accoglienza, il fenomeno della violenza di genere e sui minori.

Il master si propone di offrire approfondimenti dal punto di vista fenomenologico, epidemiologico-statistico, giuridico, e dei principali modelli di intervento applicabili, partendo dall’esperienza del “Codice Rosa”, ai fenomeni che portano a violenze e maltrattamenti contro donne, minori, anziani, omosessuali, immigrati. 

Il corso di studi, erogato dal dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e Neuroscienze dell’Università di Siena, è coordinato dalla professoressa Anna Coluccia; ed è attivato in convenzione con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Senese e l’Azienda USL Toscana sud est.

Le iscrizioni sono aperte fino al 15 marzo 2022. Le attività formative inizieranno nel mese di aprile e si terranno nella sede didattica del Policlinico universitario Le Scotte a Siena.

Le figure professionali a cui si rivolge sono medici, infermieri, ostetriche, assistenti sociali, sociologi, giuristi, avvocati, psicologi, farmacisti; il master, di primo livello, è aperto ai laureati, almeno triennali, di tutte le discipline. Tutte le Aziende sanitarie possono attivarsi per far iscrivere al master almeno un professionista.

Il percorso didattico prevede lo svolgimento di 300 ore di stage in Aziende sanitarie ospedaliere anche universitarie - in particolare nelle unità operative di medicina legale e di pronto soccorso -, nelle procure della Repubblica e nei centri antiviolenza.

Un approfondimento importante per migliorare l'approccio alle violenze contro le donne, un atto che in un mondo veramente civilizzato non dovrebbe esistere.