Cultura

“La memoria della ferrovia”, se ne parla in Ateneo

Un convegno per fare il punto sulla linea Siena Asciano Grosseto nel 150° anniversario dell'apertura. Appuntamento venerdì a Scienze Politiche

Un percorso di rinascita per una strada ferrata che ha vissuto tante fasi. Questo è il senso dell'iniziativa dell'11 novembre all'Università di Siena. La giornata di studio, dal titolo “La memoria della ferrovia”, è organizzata in occasione del 150° anniversario della ferrovia Siena-Asciano-Grosseto, con testimonianze di ferrovieri, volontari, associazioni, e con approfondimenti da parte di docenti. L’iniziativa si aprirà alle ore 10 presso il complesso universitario di via Mattioli.

Nell’occasione verrà presentato il documentario “La memoria e la rinascita della ferrovia”, realizzato dal dipartimento di Scienze politiche e internazionali dell’Ateneo con il patrocinio della Fondazione Ferrovie dello Stato.

"La storia è fondamentale, se non sappiano da dove veniamo, non sappiamo neppure dove andare. - Spiega il professor Stefano Maggi, co organizzatore dell’evento -. A Siena veniamo da una ricca storia ferroviaria, perché il treno arrivò in città fra i primi in Italia. Detto questo, bisogna pensare al futuro, perché Siena merita di essere meglio collegata. Occorre che si possa raggiungere Firenze in 60 minuti, ma per farlo serve il raddoppio completo della Siena-Empoli; e raggiungere Roma in 120 minuti, ma per questo serve la stazione Alta Velocità in Val di Chiana, in accordo con Perugia per avere maggiore utenza. Nel 2023 arrivano i treni ibridi diesel-elettrici "Blues", per cui elettrificare la linea Siena-Empoli in questo momento non è urgente. Serve invece il raddoppio del binario Poggibonsi-Siena, lungo 25 km, e solo dopo l'elettrificazione di tutto il passante Empoli-Chiusi via Siena".