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Siena e Oxford insieme contro il Covid

Scoperta importante per determinare quali soggetti sono più predisposti di altri al virus grazie allo studio di due ricercatori senesi

È stato pubblicato sulla rivista Science del mese di giugno uno studio, in collaborazione tra Università di Oxford e l’Università di Siena, su come la variabilità genetica individuale sia determinante per l’entrata del virus responsabile della malattia da Covid e conseguente maggiore gravità della malattia stessa.

Sono stati identificati i meccanismi chimici e molecolari attraverso cui la variante del virus della prima ondata della pandemia, si attacca alle superfici cellulari dell’uomo.

La ricerca rappresenta la fruttuosa collaborazione internazionale tra l’Università di Oxford, che ha investigato la parte chimica di interazione degli zuccheri della superficie cellulare, e l’Università di Siena, alla guida del consorzio Gen-Covid che ha identificato gli enzimi che modificano la formazione di tali zuccheri e la differenza genetica tra individuo e individuo.

Lo studio realizzato in Ateneo ha visto la collaborazione fra la Genetica Medica, coordinata dalla professoressa Alessandra Renieri, il laboratorio di Intelligenza Artificiale, diretto dal professor Marco Gori e il professor Simone Furini, data scientist del dipartimento di Biotecnologie Mediche.

"Il lavoro chiarisce quali sono gli enzimi chiave che attaccano gli zuccheri alle molecole di superficie dei vari epiteli, incluso quello polmonare, che permettono un attacco preliminare del virus, prima ancora dell’interazione con lo specifico recettore. - Commenta Alessandra Renieri -. Soggetti che hanno dei difetti funzionali in questi enzimi, producono dei complessi di zuccheri di superficie che sono meno favorenti all’attacco del virus; quindi, sono protettivi rispetto alla malattia ".

Il tutto è stato reso possibile grazie alla raccolta dei dati clinici, che ha visto coinvolte la dottoressa Margherita Baldassarri, specialista in Genetica Medica che attualmente sta svolgendo il dottorato di ricerca GenOMeC e la specializzanda in genetica medica dottoressa Francesca Fava, Sergio Daga, ricercatore in Genetica Medica, che ha coordinato i rapporti con l’Università di Oxford e la ricercatrice in Genetica Medica Chiara Fallerini.

Un riconoscimento importante a livello internazionale dell'università che è in prima linea per indagare il Covid indagando per scoprire quali sono i punti deboli del virus.