PALIO

Scompiglio in Salicotto, Tittia su Remorex

Salgono quotazioni di Torre, Selva e Onda. Su oOppio nell’Istrice va il giovane Coghe

Giochi fatti per le monte del Palio dell’Assunta 2019. C’è voluto un po’ più che a luglio per definire la monta che ciascuna dirigenza desidera per il suo barbero. Ne esce un po’ ridimensionato l’Istrice rispetto le altre tre favorite che si affida ad Andrea Coghe detto Tempesta dopo aver tentato a lungo per l’ultimo vincitore sul Campo, Tittia, che invece si accasa nella Selva come volevano i pronostici della vigilia.

Primo a definire le proprie ambizioni è stato capitan Fabio Miraldi che è tornato a puntare su Federico Arri detto Ares, un ragazzo rallevato in Camporegio che ha ben meritato a luglio. La Chiocciola capisce presto di non avere il fascino sufficiente per trattenere Scompiglio su Una per Tutti e lascia il “top player” avviarsi verso la Torre che un mese era stata un po’ condizionata dalla rinuncia di Jonathan Bartoletti. In San Marco va Francesco Caria detto Tremendo.

Scelta decisa sull’Onda che richiama Carlo Sanna detto Brigante sul cavallo con cui aveva vinto in Malborghetto due anni fa. Chiuse le monte più appetibili, Brio e Bruco decidono di confermarsi a vicenda e faranno il massimo per trarre da Schietta il massimo. Ritrova Tabacco nella Pantera Luigi Bruschelli detto Trecciolino, mentre l’Aquila darà un po’ a sorpresa fiducia a Dino Pes detto Velluto. Per il giubbetto dell’Oca, infine, Antonio Siri detto Amsicora batte la concorrenza di Valter Pusceddu detto Bighino.

Per stasera, si parte con l’Ordine di estrazione delle contrade, si parla di un breve preambolo con fiducia a due ragazzi che proveranno l’ebbrezza di vestire il giubbetto nel Bruco e nell’Aquila, rispettivamente Antonio Mula e Stefano Piras.

E’ un quadro definito già dalla prima prova così come abbiamo imparato a vedere negli ultimi anni? Probabilmente sì, ma sicuramente le dirigenze a tre quattro fantini chiederanno di provare bene per confermare la fiducia accordata ed arrivare così a disputarsi il bel palio dipinto da Milo Manara.