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Siena protagonista nella donazione samaritana

E' la catena dei trapianti presentata a Roma dal ministro Lorenzin. In poche ore è stato trapiantato un rene, proveniente da Pisa, ad un 46enne

La catena, definita cross-over, è stata possibile grazie ad un donatore samaritano della regione Lombardia e che permesso a tre coppie di donare e ricevere un rene. Questo processo si è poi concluso con il trapianto di un paziente iscritto nella lista d’attesa da cadavere. Il rene donato al Centro Trapianti di Pisa è stato trapiantato a Siena su un paziente di 46 anni originario della provincia di Viterbo: 

“L’uomo che ha ricevuto il trapianto – spiega il professor Mario Carmellini, direttore UOC Chirurgia Trapianti di Rene – era in lista di attesa da tre anni ed era in dialisi da sette anni. La sua situazione si è sbloccata grazie a questa donazione samaritana, avendo con la moglie una incompatibilità insuperabile”.

Questa tipologia di processo per la donazione si innesca con un donatore vivente di rene che offre l'organo alla collettività. La decisione di donare un rene alla collettività deve essere libera, gratuita e informata ed è ammessa solamente per il rene.

"E' davvero molto bello che la Toscana abbia partecipato a questa catena di generosità e solidarietà, che è servita a salvare la vita a tante persone - è il commento dell'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi - Il primo grazie va alla signora che con il suo gesto altruista e disinteressato ha innescato questa catena. E poi via via a quanti hanno donato il proprio rene. E, naturalmente, a tutte le équipe che con il loro lavoro e la loro professionalità, hanno reso possibile questo evento straordinario. Anche in questo caso, i fatti dimostrano la qualità del sistema sanitario toscano e il livello dei suoi professionisti. Grazie davvero a tutti".