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Covid e guerra, la città si affida alla Madonna

Si è ripetuta questa mattina la cerimonia per invocare la protezione della Vergine sulla città. Un voto fatto con l'inizio della pandemia

La città rinnova, idealmente, il voto fatto alla Madonna all’insorgere della pandemia, due anni fa. Questa mattina il sindaco Luigi De Mossi ha partecipato alla messa celebrata dall’arcivescovo di Siena, cardinale Augusto Paolo Lojudice, nella Cappella del Voto della Cattedrale. Due anni fa erano stati sempre il sindaco e l’arcivescovo a sovrintendere alla consegna delle chiavi della città.

“Il cardinale Lojudice - commenta il sindaco De Mossi - ha ricordato come è nata quella scelta: un gesto simbolico che rinnovava la storica devozione della città alla Madonna, già fin dai tempi della peste del 1348. All’epoca ci eravamo detti che le chiavi della città sarebbero rimaste in Cattedrale fino alla fine dell’emergenza pandemica. Ora, purtroppo, una nuova sciagura si è abbattuta sull’Europa. Quella della guerra”.

Un forte legame quello tra Siena e la Vergine Maria verso la quale i senesi nutrono una forte  venerazione che si è spesso tramutata in ampie manifestazioni di fede. Vista la situazione internazionale molto tesa il primo cittadino e il Cardinale hanno voluto affidarsi alla madre di Cristo per proteggere la città.