Politica

La Provincia si oppone al deposito nucleare

Netta la presa di posizione del Presidente Franceschelli sul progetto di un sito di stoccaggio di materiale radioattivo tra Trequanda e Pienza

"L’area compresa tra i Comuni di Trequanda e Pienza, non è assolutamente idonea, da un punto di vista tecnico, morfologico, paesaggistico e socio-ambientale, ad ospitare il deposito nazionale di scorie nucleari". Lo ha ribadito il Presidente della Provincia di Siena Silvio Franceschelli.

Da mesi il territorio della Valdorcia è stato inserito tra le possibili sedi del Deposito nazionale e parco tecnologico. Si tratta della prima consultazione pubblica in Italia relativa a un’infrastruttura di rilevanza nazionale, che consentirà di ottimizzare la gestione in sicurezza dei rifiuti radioattivi già presenti o prodotti nel nostro Paese.

Franceschelli ribadisce la presenza di un doppio sito Unesco quello del Parco artistico naturale e culturale della Val d’Orcia, riconosciuto nel 2004 come prima sito per il suo paesaggio. All’interno vi è il centro storico di Pienza  altro sito di valore per l'Umanità.

"Inoltre - ha proseguito il presidente della Provincia - si tratta di un territorio a vocazione e caratterizzazione agricola prevalente e a bassa intensità produttiva. Non abbiamo agricoltura intensiva e conserviamo la biodiversità originaria. Questo si traduce in un territorio a forte vocazione turistica e pertanto ribadiamo una non compatibilità di fondo con l’intervento con un’area dove, peraltro, si registra la quasi totale assenza di siti industriali". 

A tutto questo va aggiunta una rete viaria locale inadeguata così come i  centri abitati non sono preparati ad accogliere un cospicuo numero di lavoratori che dovranno occuparsi della struttura. Un progetto che da tempo tutte le Istituzioni regionali, non solo la Provincia, respingono con forza.