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Sclerosi multipla, nuovi studi dell'Unisi

Lo studio dell’Università di Siena pubblicato su “Journal of Neuroimmunology” apre nuove prospettive per lo sviluppo di farmaci e per le cure

La molecola di un cannabinoide sintetico con effetti immunomodulatori sulle cellule dei pazienti affetti da sclerosi multipla apre le porte alla possibilità di sviluppare una nuova generazione di farmaci per la cura di questa malattia: è lo studio scientifico appena pubblicato dai professori Pasquale Annunziata e Federico Corelli dell’Università di Siena sulla rivista internazionale “Journal of Neuroimmunology”, edita da Elsevier.

“I cannabinoidi – spiega il professore  Annunziata - sono molecole che agiscono su due differenti recettori, sia a livello del sistema nervoso centrale (CB1) sia a livello delle cellule del sistema immunitario (CB2). Da anni si cerca una molecola di sintesi che abbia effetti solo sul recettore CB2, evitando gli effetti psicotropi dovuti alle interazioni con il recettore CB1. La molecola utilizzata nel nostro studio è risultata estremamente selettiva proprio su questo recettore, il CB2, e ha mostrato un effetto immunomodulatorio potente sulle cellule dei pazienti con sclerosi multipla anche a concentrazioni molto basse, dell’ordine delle nanomoli. Nel contesto di iperattività del sistema immunitario che caratterizza la malattia, questo significa che la molecola agisce rieducandolo a comportarsi in maniera normale”.