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Scuola delle Scotte, l'impegno del sindaco

Il Sindaco Valentini e l'Assessore Tarquini hanno incontrato la dirigente dell'istituto comprensivo Mattioli. Valentini scrive al Ministero

Prosegue l'annosa questione, ancora irrisolta, della scuola dell'infanzia al Policlinico delle Scotte.

Oggi l'assessore all'istruzione del Comune di Siena insieme al sindaco hanno incontrato la dirigente dell'istituto comprensivo P.A. Mattioli, Giuseppa Napoli, per approfondire ulteriormente la questione del ridimensionamento.

Le forti criticità rimangono sulla scelta dell'Ufficio Scolastico Regionale di tagliare le due unità di personale precedentemente assegnate.

"Chiediamo con forza che venga salvaguardata – commenta l'assessore Tarquini – una realtà pioneristica e valida come quella della scuola dell'Infanzia delle Scotte, attiva fin dagli anni '60 e che eroga un servizio fondamentale nei confronti dei bambini ospedalizzati. Per i piccoli degenti che ne usufruiscono, costituisce non soltanto un punto di riferimento educativo ma anche un motivo di evasione da situazioni cliniche talvolta difficili. Voglio inoltre ricordare la professionalità delle maestre che lavorano con passione in questo contesto difficile, la loro esperienza meriterebbe la dovuta considerazione ".

"Scriverò immediatamente al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca – aggiunge il sindaco Valentini – per esprimere la nostra contrarietà a qualsiasi taglio indiscriminato di risorse nei confronti del sistema educativo e scolastico, così come avviene nel caso della nostra scuola ospedaliera dell'Infanzia. Chiederò espressamente di non ridimensionare la scuola dell'Infanzia delle Scotte, dopo cinquant'anni di lavoro straordinario verso i piccoli ricoverati provenienti da tutta Italia ".

"Nel contempo – prosegue il sindaco – sosteniamo la richiesta di potenziamento del personale insegnanti della scuola Primaria delle Scotte, già avanzata dalla dirigente Napoli nei confronti dell'Ufficio scolastico regionale, affinché si possa subito compensare il taglio delle due maestre destinate alla scuola dell'Infanzia. Questo sarebbe il primo passo funzionale a non far chiudere l'esperienza ultradecennale della scuola dell'Infanzia".