E’ quanto è emerso dopo l’analisi fatta della Deputazione amministratrice della situazione economico-finanziaria.
“La situazione patrimoniale della Fondazione risulta essere solida seppur ancora influenzata dall’andamento della Banca conferitaria, particolarmente penalizzante nel corso degli ultimi mesi”, si legge nella nota stampa.
I dati sono positivi tanto da far preludere una chiusura di esercizio per il 2016 con un utile netto tra i 2,5 e i 3 milioni di euro, con un patrimonio attuale di 450 milioni di euro. Se il prospetto attuale continuasse di questo passo, questa potrebbe essere un'ipotesi più che confermata.
Inoltre, la fondazione sta discutendo, nell’ambito della programmazione futura, sull’ipotesi di aumentare il valore delle erogazioni portandolo dallo 0,6 per cento all’1 per cento del capitale.
“Il territorio – ha detto il presidente Marcello Clarich, al termine della riunione – vorrebbe una fondazione piu’ attiva per progetti di tipo infrastrutturale con impatto sulla comunita’ e sul territorio di lungo periodo. Non e’ piu’ venuta la richiesta di erogazioni a pioggia e di questo sono contento. I settori sono quello dell’arte, cultura, sviluppo economico, scienze della vita. Abbiamo esaminato anche i dati di bilancio anche in vista della programmazione stabilendo quante risorse possiamo dedicare l’anno prossimo alle erogazioni, incluso se sara’ necessario anche l’utilizzo del fondo di stabilizzazione delle erogazioni”.