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Il settore costruzioni "frena" per il caro prezzi

L'aumento dei costi dell'energia e di quello dei materiali stanno mettendo in difficoltà il comparto che sta paradossalmente vivendo un periodo d'oro

Il caro energia, l’aumento dei prezzi e la scarsità dei materiali, mettono a rischio in Provincia il settore dell'edilizia, lo denuncia il presidente Ance Siena, Associazione Nazionale Costruttori Edili, Giannetto Marchettini.

Le difficoltà, arrivano in un momento dove c'è una forte richiesta di cantieri per effetto delle agevolazioni col 110%, che provocano un altro problema, quello della manodopera. Infatti è sempre più difficile trovare lavoratori per i cantieri, inoltre è necessario  usare tempestivamente i fondi del Pnrr con i progetti che potranno avviarsi anche nel nostro territorio.

La spada di Damocle si abbatte su un settore che ha riconquistato il suo ruolo di volano dell’economia senese: secondo i dati di Cassa Edile Siena, sono oltre 500 le imprese del comparto in provincia nell’ultimo anno. Ma il caro energia con incrementi dei costi stimati nel 2022 del 61% mediamente per ogni impresa. 

"Le proiezioni a livello locale sono facili. Il problema rappresenta un serio pericolo per la realizzazione di tutte le opere. Il rischio è quello che nessuna impresa si faccia avanti per eseguire i lavori; ma anche le opere già appaltate possono fermarsi compromettendo il rispetto dei cronoprogrammi». Spiega Marchettini con un esempio concreto il fenomeno dell'inflazione - Il tondino di ferro, materiale base nelle costruzioni. In gare bandite di recente, il suo prezzo andrebbe incrementato in misura superiore all’80% per portare il valore del prezzario in linea con il corrente prezzo di mercato». Mancano oggi le condizioni per poter lavorare seriamente". 

Provvedimenti per ridurre i costi energetici sono urgenti e non rinviabili per la necessità di garantire gli effetti di questo rilancio economico del settore che sta vivendo un momento d'oro per i tanti cantieri nati per effetto del 110% e del Pnrr.