Attualità

Sindacati in agitazione alle Scotte

Le sigle dei lavoratori hanno indetto la mobilitazione contro l'azienda sanitaria che "non vuole risolvere la carenza di personale"

La rappresentanza sindacale unitaria dell'Asl Toscana sud est ha dichiarato un'azione collettiva per la tutela dei lavoratori e i pazienti. E' stato indetto lo stato di agitazione delle lavoratrici e dei lavoratori sanitari, tecnici e amministrativi, a causa della situazione critica nella quale si trovano i servizi dell'Azienda sanitaria.

"Il riacutizzarsi dell’emergenza pandemica, con la conseguente necessità di sostenere l’espansione delle attività legate al Covid, e il dovere di garantire comunque il mantenimento della rete ordinaria dell’assistenza stanno mettendo in seria difficoltà il personale, che vede compromessi i fondamentali diritti al riposo, alle ferie e alla conciliazione dei tempi di vita/lavoro.  In tale situazione, inoltre, le operatrici e gli operatori sono sempre più esposti a vere e proprie aggressioni da parte di utenti che lamentano carenze e ritardi nell'erogazione dei servizi di assistenza e cura" dichiarano i sindacati.

La Rsu sottolinea che si è giunti alla proclamazione dello stato di agitazione dopo che la richiesta di 220 infermieri, inoltrata dall’Azienda alla Regione, che stata resa vana dal blocco delle assunzioni stabilito dal medesimo Ente.

Per questo motivo la rappresentanza sindacale esprime nettamente la protesta delle lavoratrici e dei lavoratori, contro l'utilizzo improprio del personale per l'apertura di nuovi servizi ospedalieri, Inoltre vista la crescita dei ricoveri il personale è sottoposto a lavoro straordinario per far fronte alla carenza di personale. 

Una tensione che va avanti da molti mesi quella tra l'ospedale Le Scotte e i sindacati che ha reso tesi i rapporti tra dirigenza e rappresentanti dei lavoratori e che danneggia le prestazioni sanitarie, creando un rischio peri pazienti.