Cultura

Torna "Musei e Alzheimer"

Un progetto che vuole favorire la socialità e le attività delle persone colpite da demenza per non far perdere loro il contatto con la società

Grazie alla collaborazione con la Società della Salute Senese e Geriatria Area provinciale senese dell’Asl Toscana sud est, il progetto “Musei e Alzheimer inizia un nuovo percorso. Dopo la lunga sosta imposta dalla pandemia, dunque, ripartono le attività che, adesso vengono indirizzate anche alle persone assistite in famiglia.

I programmi di "Musei e Alzheimer" sono progettati e condotti da educatori museali e professionisti con competenze in ambito geriatrico e di cura delle demenze, appositamente formati. Gli incontri non hanno scopo terapeutico; vogliono invece promuovere la partecipazione culturale e il benessere delle persone con demenza, aiutandole a preservare la salute mentale e a mantenersi connesse alla vita della comunità, attraverso l’osservazione di opere d’arte, reperti archeologici, oggetti scientifici o di uso quotidiano, e la proposta di attività creative.

"Un progetto di welfare generativo – spiega il presidente SdS, Giuseppe Gugliotti – che coniuga attività culturali, bisogni sociali e bisogni sanitari per rispondere in maniera innovativa alle necessità delle persone malate e delle famiglie, integrandosi e completando i progetti per la non autosufficienza già in essere".

Fino ad oggi le attività si erano svolte prevalentemente con gli ospiti delle strutture residenziali del territorio, grazie alla collaborazione tra gli altri con l'ASP Città di Siena e i suoi operatori. Adesso prenderà avvio un progetto pilota rivolto in modo specifico alle famiglie che si prendono cura dei loro cari a casa loro.  Sono state individuate otto persone alle quali proporre di intraprendere questo percorso con la partecipazione attiva delle famiglie.

L’iniziativa partirà dal Museo della Mezzadria Senese di Buonconvento, accreditato per svolgere queste attività tramite la Pro Loco. Il tutto rientra nella progettualità sviluppata da Sistema Musei Toscani per l’Alzheimer (MTA), una rete riconosciuta dalla Regione Toscana a cui aderiscono, oltre alla Fondazione Musei Senesi, altre venti organizzazioni culturali che rappresentano oltre sessanta musei in tutto il territorio toscano.

"L’obiettivo dell’intero progetto 'Musei Toscani per l’Alzheimer' è quello di migliorare, per quanto possibile, la qualità della vita della persona con la demenza e di coloro che ne condividono la quotidianità – afferma il direttore della Geriatria dell’Area provinciale senese ASL Toscana sud est, Luciano Gorelli – Il museo è inteso come spazio sociale, luogo di incontro e di scambio, luogo di apprendimento e di scoperta, luogo dove si creano nuove forme di comunicazione e nuove risorse per sviluppare abilità e valorizzare le persone. Nei musei le persone con demenza e i loro caregiver possono trovare risposte su varie problematiche con l’aiuto di professionisti e volontari, compresa la possibilità di usufruire di interventi di stimolazione".

"Da anni – commenta Elisa Bruttini, direttrice di Fms – la Fondazione Musei Senesi è impegnata in un processo di democratizzazione della cultura e di inclusione sociale, e promuove la partecipazione di pubblici non convenzionali. Oggi più che mai, infatti, i musei non possono limitarsi a prendersi cura delle loro collezioni, ma hanno anche la responsabilità sociale di trasformarsi in spazi accessibili e amichevoli che stimolino il dialogo e la crescita umana di chi li visita, li frequenta, li abita, li rende vivi". 

Un progetto che offre momenti di interazione e apprendimento agli anziani che possono stimolare le loro capacità cognitive.