I carabinieri sono stati chiamati dai medici del policlinico. La madre ha confessato loro di aver trovato il figlio riservo a terra vicino casa e di averlo accompagnato al pronto soccorso.
La donna ha riferito inoltre di aver saputo dal figlio di essersi iniettato una dose di stupefacente composta da eroina e cocaina che avrebbe acquistato a Prato.
Il giovane si trova in prognosi riservata. E' risultato positivo all'accertamento tossicologico sia all’eroina sia alla cocaina.
La tecnica di mescolare eroina con cocaina è utilizzata dagli spacciatori per procurare ai propri "clienti" una doppia dipendenza e rendere intercambiabili i propri prodotti.